gente che adora i '90

Aperto da FabyM4DJ, Novembre 27, 2007, 04:04:38 AM

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FabyM4DJ

La Dance del 90: che bei ricordi

"La Dance del '90? una delle mie più grandi passioni!"


Era da tanto che volevo parlarne, pur sapendo che qualcuno mi prenderebbe a sassate, ma che vogliamo farci?
La musica è talmente bella nelle sue facciate, che credo sia la più grande amica che una persona possa conoscere.
La dance, una mia malattia.. essì..
Mi ricordo le prime sigle, quelle dei M.A.R.S.S. con "Pump on the Volume" o la straripetuta ""Please don't Go" dei Double You, messa al programma televisivo di "Non è la Rai".
Avevo 10 anni, circa, e già sentivo simpatia per questa musica ritmica.
Circondato da una malata dei Duran Duran, quale era mia sorella, e di un fissato della Rap Americana con colossi come Hammer, quale è mio fratello, sono stato letteralmente bombardato da questi generi che mi hanno costretto a fuggire, pur di non rimaner schiacciato e succube della loro supremazia conoscitiva e di possesso nei loro generi.
Ricordo i primi passi, quelli che poi m' hanno portato ad un'autentica passione: la prima radio che ascoltai, suggerita dal mio caro amico Jerry: Radio Globo, 99.55 (attualmente 99.60).
All'epoca era una radio quasi totalmente priva di pubblicità. Tutto ciò che veniva riprodotto era europeo e poco d'italiano.
Partivo per la Sardegna ed inutilmente cercavo un sistema per sintonizzarmi con quella radio, perché a Porto Rotondo, fino a dieci anni fa', aveva dieci stazioni penose.
Al ritorno dal mio viaggio, appena sbarcato a Civitavecchia, la prima cosa che facevo era sintonizzarmi su quella radio, perché era l'unica cosa che mi poteva alleviare il dolore dall'arrivo scolastico.
Ricordo il mio appuntamento fisso con Fabio Calvari e Marcello Riotta con le "7 migliori", le top 20 della settimana e "Ritmo della Notte", per concludere alla fine dell'anno con le migliori dell'anno, programmato alle ore 15 dell'ultimo Venerdì di Dicembre.
Era la musica del momento ed ammazzava letteralmente ogni tipo di competizione. Era l'epoca delle eccezioni chiamate Fugges, Coolio e Take That, i quali riuscirono a frenare una striscia di successi di questa musica movimentata, che ha fatto conoscere al nostro paese il vero successo in tutta Europa ed anche in America, dove in quest'ultima terra erano rimasti ai tempi di Claudio Villa con "Volare".
Il fiore della mia adolescenza erano accompagnati da partite di pallone per la strada e la voglia di conoscere la realtà sociale, frequentando le prime discoteche di pomeriggio.
Entravi in questi locali con questa musica che non era solo un "TUM TUM" o "UNZ UNZ", ma aveva quegli inizi musicali dove la gente la ballava come se stesse facendo delle mosse al "rallenty".
Era l'epoca d'improvvisate nel ballo.
L'epoca dei Fedayn di Mondo Radio con la Progressive e Radio Globo con la commerciale: vinceva sempre la seconda negli ascolti.
Erano le note di "Sweet Dream" di La Bouche, la voce angelica di Plavka accompagnata dalle melodie di "Jam & Spoon" e la musica più truzza che variava da Cappella a Scooter.
Ricordo di aver incorcato quella passione nella testa di mia madre, che puntualmente si sintonizzava su Radio Globo la mattina mentre mi portava a scuola. Anche mio fratello e mia sorella furono trascinati dalla nuova realtà musicale, pur rimanendo attaccati ai loro miti intramontabili. Mio padre s'arrese qualche anno dopo ed iniziò ad apprezzarla senza nessuna previsione, chiedendomi di registrargli, addirittura, delle cassette per poi ascoltare in macchina (all'epoca i CD erano quasi una novità).
Nonostante ciò, lui continuava ad educarmi con i grandi cantautori Italiani quali erano i vari Battisti, Dalla, Venditti o De Gregori. E faceva non bene, ma benissimo..
Era la musica commerciale mista al Rap, dove c'era il classico pezzo cantato da un "negrone" (senza offesa per chiunque sia di colore) che era più per fare scena coreografica che mostrare un pezzo da repertorio, come lo erano gli Ice Mc, accompagnati da una dolce voce che oggi tutta Italia conosce: Alexia. (all'epoca girava con le treccine e aveva un look completamente stile Black)
Era il tormentone che rendeva Festival Bar un successo incredibile, con le comparse d'eccellenza di Corona, la regina della dance anni '90 Italiana, ma spuntavano anche i mostri americani: Snap!, La Bouche, Technotronic e  2 Unlimited.
Belle scene quelle dei video di La Bouche, col suo amico rapper che stava impiccato a testa in giù. Un mistero capirne il senso, ma anche le trame dei video ti coinvolgevano.
Creatività, sogni e ricordi: quella era la musica incontrastata del momento.
Si piegarono gli U2, che proposero una modernizzazione dei loro stupendi pezzi con un singolo del tutto diverso dal loro genere inconfondibile: "Discoteque" (introvabile, ma io ce l' ho).
Poi ad un tratto la musica dance cambia stile: più panorama melodico, strumenti mixati, più elettronica da pc e meno strumenti a tastiera: finisce veramente l'era Trash; inizia quella moderna.
Esce un pezzo mostruoso ed incontrastato, amato da tutta la generazione, con uno stile che sintetizza tutti i generi moderni del decennio: UnderWorld - Born Slippy.
Ricordo di quel pezzo la prima volta che lo ascoltai: ero in camera, primissimi di Settembre, mentre facevo il letto ed a mio fratello dissi: - questo singolo è stupendo, questo sfonda! Lo devo comprare domani! -
Così fu.
Successivamente spuntò un altro pezzo incontrastato, con un pianoforte e una musica che lentamente prendeva possesso del tuo corpo e t'induceva a ballarla: il singolo di Robert Miles, intitolato "Children".
Era l'epoca delle dediche d'amore con queste canzoni, perché l'amore non è solo una prosa con dolci note. Ha bisogno di ritmo o altrimenti appassisce.
L'inizio di un'altra era chiamata "Commerciale Progressive", tutti con sola base musicale e quanti pezzi c' hanno fatto sognare..
Le case discografiche italiane hanno conosciuto il loro miglior successo con questo genere in tutta Europa.
E poi stupendi pezzi cantati da voci incredibili, accompagnati da note che ti facevano sognare, che riuscivano a consolarti.
Passavo nottate ad ascoltarmi questi pezzi con delle cuffie, guardando le stelle, immaginando, ricordando e sognando. A volte mi ci addormentavo e questa musica mi risvegliava con quella grinta che può essere anche fastidiosa, ma che in realtà sintetizzava il ritmo del mondo: stressante.
Ricordo di quanti CD compilation mi sarò comprato, spendendo cifre mostruose delle vecchie lire.
Tutto comprato da Goody Music, a piazzale Flaminio (dietro piazza del Popolo).
Ricordo anche di quanti Walkman e cuffie mi sarò comprato, spendendo altrettanti soldi, pur di sentire questa musica vicina alla mia anima.
Ho ancora tutti i vinili e spolverai un impianto stereo del '70, uno dei migliori all'epoca, per sentire le casse spaccarsi e consentire a quelle note d'impossessarsi della mia anima.
Quelle note le porto tutti i giorni appresso, non abbandonandole mai, perché sono me.. un'autentica malattia.
Non è nostalgia quella musica, ma semplicemente una compagna di viaggio che m' ha fatto vivere momenti stupendi alternati a tanti brutti: m' ha accompagnato ovunque!
E ancora oggi combatto nella ricerca di brani che mi mancavano all'epoca, coprendo un 40% del repertorio che ha fatto successi in quegli anni.
Togliermi tutto sì, ma non quella musica che pur sempre m' ha fatto diventare quello che sono.
E' grazie a quella musica che oggi apprezzo anche tutti gli altri generi ascoltabili.
Sarebbe sciocco guardare negativamente tutti gli aspetti di un genere, perché in quello puoi trovare un pezzo che ti ricollega a quello che senti tutti i giorni.
E' funzionato persino con la musica classica, l'esatto opposto di questo genere.
Persino mio nonno, conservatore estremista della musica classica, riconobbe certe note di quella musica che lui odiava, raccontandomi le origini e le storie degli autori di quelle note che non conoscevo. Dietro le note non solo c'è la musica, ma l'amore di tutti quelli che hanno dedicato anima e corpo per entrare nei nostri cuori e forse questo è uno dei più grandi miracoli della natura.
E troppo ci sarebbe da dire su quella mia passione, ma forse il miglior modo è sentirla tramite le sue note. Raccontarla potrebbe essere anche un insulto.
Tutto ciò per dirvi: toglietemi tutto, ma non quel genere, perché è una parte sacra della mia anima e del mio spirito.

Oggi è doveroso ringraziare alcune persone:

Jerry: perché con lui ho condiviso quasi tutti quei momenti, in particolar modo dai 15 anni in poi. Da lui è iniziata un'autentica mania sia nell'apprezzare quella musica che nel ballarla!

Fabio Calvari: perché lui non sa quanto lo stimavo. Per me lui era la Bibbia e che emozione provo a sentirlo quando parla di qualche pezzo andato dieci anni fa'.

Marcello Riotta: lui ha infuso tutte le mie nostalgie. Lui m' ha persino incorcato nella mia memoria tutte le sigle di Radio
Globo, con la voce orrenda da mostro uscito dalle caverne, inserita nei suoi remix: Dio solo sa quanto mi esaltavo!

Le amiche di mia sorella: perché m' hanno regalato il primo cd dance: Saturday Night compilation, con la bonus track di Wighfield, cantante amata ed apprezzata da tutto il genere femminile di quel decennio, facendo creare persino un balletto originale e mai visto!

Mia sorella: perché mi fece la prima cassetta dance per un festino a casa mia (l'unico fatto da me in tutta la vita).
In questa cassetta c'erano i più grandi successi del '92, dagli Antico con "Freedom" a Secchi con "I say Yeah!". Non solo la fece a me, ma a tutti gli invitati.

Radio Globo: perché le 7 migliori era un evento che registravo sempre e le top 20 settimanali mi interessavano peggio delle quotazioni in borsa. Tutt'ora mi ricordo delle prime posizioni. I singoli attuali sono il nulla in confronto a quelli di dieci anni fa'.
M'auguro un'inversione di marcia, perché quella radio s'è fatta le ossa con quei succussi!

Mio fratello: grazie a lui ho fatto acquisti in società dove il mio portafoglio iniziava a conoscere limiti. Lui amava la prima parte della commerciale: quella mista a Rap. Partecipava in tutto ciò che comprendeva quel genere e nello stesso tempo comprava i più bei pezzi non dance che andavano in quel momento, sia in singoli vinili che in cd. A volte persino me le regalava e quante volte, insieme, siamo andati a comprare tutta questa roba da Goody Music.

Stefano: con lui passavo intere nottate al baracchino a mettere questi pezzi dance. Anch'esso malato come me, ma più amante del genere Progressive. Non scorderò mai quanti bordelli abbiamo fatto nella frequenza 27Mhz con quella musica!
Due malati autentici!

Il mezzo indiano di Goody Music e il Capellone biondo: loro erano la mia salvezza. Non sapevo una traccia e loro mi sapevano dire a orecchio quale poteva essere. Non m' hanno mai deluso.

DJ Chicacaliente: Lesbo Dj che m' ha salvato dalle mie possibili pazzie per avermi trovato dei pezzi introvabili. Solo una parola: mitica!

Mia madre: perché lei ne sa ora più di me. Perché le mattine c'ascoltavamo tutti quanti brani ed ha apprezzato persino brani progressive pesanti. Con lei non so quante cassette e passioni avrò condiviso. Indimenticabili ricordi.

Vale e Laura: perché sono state le uniche donne che m' hanno dedicato brani dance e che addirittura hanno preteso lo stesso da me, rendendomi felice come un bambino.

E poi tutti gli altri, chi ha condiviso e chi m' ha sopportato: grazie!!! :D

percy

Bel post..

Alla fine sembra quasi che presenti i personaggi di un film..quello della tua vita  ;)
"Seconds turn to minutes
and the minutes turn to hours
and the hours turn to days and the world goes round
and round and round and round and...."