EMPEROR MANKERà...

Aperto da ☆Fè®, Luglio 10, 2007, 19:51:54 PM

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GAMMAdj.Tak

facci sapere!!! nico, we are with u!!!
GAMMAdj


Dmdj

nico siam tt cn te t aspettiamo

qualunque sia ilo problema spero ke vada tt x il meglio...
Come Back!

marieclaire75

mio bel dj torna presto!già mi manchi.......!!sono vicina a te!!!

jickly

ti mando un abbraccio, spero che si risolvi tutto per il verso giusto! il forum ti aspetterà con ansia...

Rickee V

Mi spiace moltissimo Nico... Spero anch'io che vada tutto per il meglio...

Francesco86

;) Nico t sono vicino anke io...:ciao: grande!

"...How Much?"
"Dodici!"

padi73


☆Fè®

rega ieri ho sentito nico x mess e m ha detto ke tornera presto...sperando ke questi problemi si possano risolvere......gli ho detto ke gli siamo tutti vicini...
:progo: :progo:

Mixx

"Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti"

marieclaire75

siamo sempre in attesa.............

Emperor Absolutus

Ciao ragazzi, grazie di tutto il supporto che mi avete dato.
A volte nella vita arriva il punto in cui tutte le attività ordinarie, le occupazioni, le cose che normalmente occupano la giornata, passano immediatamente in secondo piano, e la vita improvvisamente si ferma, così, violentemente. Così, improvvisamente, la vita pone di fronte una prova molto dura, e noi la dobbiamo affrontare.
Solamente la mattina del martedì, il sole alto nel cielo, fresco gradevole, credevo fosse una giornata come tutte le altre, stage, corsa, ritorno a casa tra studi e internet... non immaginavo che invece era destinata a diventare il giorno più brutto finora della mia vita. Giù in cortile, mio papà che quella mattina si è svegliato prima del solito, con il suo solito amore è sceso giù e ha dato una pulita alla macchina, prima che la utilizzassi io per andare in ditta. Un saluto freddo, veloce, troppo frettoloso, da parte mia. Nei suoi occhi invece una luce di sentimento, un po' di malinconia forse, per un "ciao" troppo frettoloso, ma consapevole che in fondo non è altro che la conseguenza di una vita troppo impegnata e movimentata, che lascia veramente poco spazio ai sentimenti, alle parole.
Ed è così che con lo spirito di sempre rientro in ufficio, forse con la voglia di scherzare di più, dato che ormai manca poco alla fine dello Stage, e ci sono i miei amici con cui è bello lavorare.
Alle 10,30 arriva una chiamata sul cellulare, che sconvolgerà irrimediabilmente tutta la mia persona. E' mio fratello "Ciao devi venire immediatamente all'ospedale che papà è grave, molto grave"... Ovviamente tra i brividi, e parole che a malapena mi uscivano, saluto tutti immediatamente e mi precipito. Prima di entrare in ospedale, nella confusione del traffico non riesco a trovare parcheggio ma chiamo mio fratello "Sto arrivando" "Si appena qui ti vengo a prendere, papà e molto grave, lo devono operare". In sala d'attesa mia mamma, che dalla mattina alle 8,30 da quando è successo non ha mai smesso di piangere, mio fratello Andrea, mia cognata e l'altro mio fratello. "Hanno appena portato papà in sala operatoria, lo operano subito, ma i medici hanno detto che ha poche possibilità di farcela, ha un'essiccazione dell'aorta".
Vi giuro che sono stati momenti infernali. Dalle 13 ore di attesa snervante, con il groppo alla gola, l'angoscia più tetra e profonda, sapendo bene che l'operazione sarebbe durata molte ore, ma consapevoli anche che in qualsiasi momento un chirurgo di cui non sapevamo neanche il volto, poteva venire a dirci che non ce l'ha fatta. Molti con questa patologia non arrivano in vita all'ospedale, e molti mancano dopo l'operazione.
Ma passano le ore, tra spaventi angoscianti ogni qual volta vedevamo passare un medico che cerca la famiglia di qualcuno operato, tra pianti, respiri bloccati. Solamente verso le 15 arriva un primo segnale di conforto dalla sala operatoria: la prima parte dell'operazione è andata bene, ma non illudiamoci, aggiungono. E passano ore ancora snervanti, con ogni minuto che sembra durare un'eternità, ormai nessun altro pensiero nei nostri cuori, se non il dolce e amorevole volto di nostro papà. Solo le 18,30 quando il chirurgo ci viene a dire che l'operazione è finita, è andata abbastanza bene, ma adesso viene un'altra parte molto delicata, e comunque teme molto, perché durante l'intervento hanno dovuto servirsi solo di una sulle due arterie che portano il sangue al cervello e ha paura che quindi il cervello sia stato danneggiato dalla mancanza di ossigeno. Rischia di non svegliarsi più dal coma farmacologico, in questo caso. Viene portato in sala rianimazione.
Passano ancora le ore, senza che nessuno lo possa vedere... a casa io sempre abbracciato a mia mamma, a farle forza. La casa assolutamente vuota e lugubre, il cibo insipido, senza lui con noi.
La notte trascorre, anche se molto difficilmente, tra pianti e incubi.
La mattina dopo, con tutta la tristezza di questo mondo, aspetto dalla ditta notizie di mio padre... Alla fine sono andato perché mio padre non si può vedere, nessuno può entrare, e lui avrebbe voluto questo. Mi chiamano che ha passato la notte tranquillo, i valori corporei sono a posto.
Alle 19 dello stesso giorno ora della prima visita. Per la prima volta in vita mia faccio ingresso in una sala di rianimazione, con tanto di disinfettante, mascherina, casco, guanti e scarpe apposta. Appena entrato riconosco immediatamente, tra i tubi, le fasce, le lenzuola, il volto di mio papà, totalmente incosciente, inerme, lui tanto forte e fiero, totalmente in preda alle macchine, appesa veramente a dei fili la sua vita. Ogni tanto uno scossone, che deve essere una sorta di elettroshock. Lui totalmente immobile. Io, quasi soffocante per la respirazione divenuta veramente difficile con la mascherina e gli occhiali, verso le prime lacrime, ma gli parlo, lo conforto, sperando che se non le parole, almeno il messaggio arrivi al suo cuore. Lo stesso fa mia mamma, poi usciamo, mio fratello questo giorno si rifiuta di entrare, non se la sente. Una cosa che ha avuto un impatto devastante su di me, vedere mio papà in quelle condizioni. Lui tutto sempre sano, sorridente... adesso... tutto si è fermato. Usciamo in sala d'attesa, scoppio in un pianto prolungato che anche se vorrei, non riesco a trattenere. Mia mamma e mio fratello mi rincuorano.
Passa un altro giorno, la situazione è stabile, ci dicono. La sera però, io e mia mamma iniziamo ad avvertire i primi segnali di movimento. Ma non sente ancora niente. Stavolta però, entra anche mio fratello. Tra l'angoscia di una situazione tremenda che ancora non ha preso una via d'uscita arriva anche il quarto giorno, cioè oggi, in cui eravamo tutti e tre i fratelli e mia mamma... I suoi polmoni funzionano e gli hanno tolto la maschera dell'ossigeno, i reni anche hanno ripreso a funzionare, apre gli occhi per degli istanti se glielo diciamo, e ci risponde quando gli parliamo... I medici sono ottimisti, ma i rischi sono ancora tanti, ed è opportuno rimanere con i piedi per terra.
E siamo qua... in attesa di un altro giorno, in attesa di altri miglioramenti, in attesa che si svegli del tutto.
Siamo qua a sentire quanto la vita sia preziosa, quanto ogni momento valga la pena di essere vissuto.
Nella disperazione di un evento così terribile e violento, non ho fatto altro che ragionare e pensare in questi giorni. Pensare a lui, pensare alla vita, al nostro rapporto. Non ho più acceso il computer prima di stasera, e non ho più sentito nessuna canzone da nessuna parte. Non ho mai avuto la minima voglia. Ogni mio pensiero è rivolto a lui, momenti di semplice riflessione si alternano a momenti in cui invece perpetrano rimpianti, tristezze. Solamente, sento forte dentro di me quanto sia importante stringere le sue mani, ora fredde, fasciate.
Rimpiango tutto, anche le piccole cosette di lui che non mi piacevano tanto, le rivorrei indietro, cento, mille volte. Adesso capisco quanto sia importante anche solo un sorriso, una carezza, una stretta di mano, nonostante il mio e suo carattere a volte troppo chiusi non ce l'abbiano permesso se non poche volte.
Aspetterò con pazienza e amore che si svegli del tutto, per dimostrargli quanto in realtà gli voglio bene, per fargli assaporare il calore di un mio abbraccio. Aspetterò fiducioso e speranzoso di rivedere il suo sorriso e di sentire le sue parole semplici, forse a volte un po' troppo scontate, ma care e rassicuranti. Pregherò di non deluderlo, di non farlo preoccupare, di farlo sempre stare bene, e di avere la forza di dimostrargli l'amore che provo. E tutte le volte che con i suoi occhi mi guarderà, ricambierò con sguardi altrettanto amorevoli e gesti di affetto, per colmare tutte le volte in cui invece non ne sono stato capace.
Ma spero solo che tutto questo succeda presto... perché senza di lui c'è un vuoto tremendo.
E così continuiamo, ogni giorno un passo, attraverso piccoli miglioramenti proviamo a guardare al domani.
-- :: THE ITALIAN SUPEREURODANCER :: --

crono 80

Caro Nico condividere con noi questa situazione di dolore ci onora perchè vuol dire che ci consideri comunque tuoi amici e sappi che è proprio così.

Davvero siamo tutti con te e speriamo che tuo papà si riprenda al piu' presto dalla rianimazione, acnhe perchè dal resoconto sembra che la situazione sia in miglioramento costante per grazia di Dio.


Non ho molte parole e non sono bravo in queste cose, ma ti voglio comunque dare un piccolo consiglio: sai, non avere rimorsi o rimpianti per cio' che non hai fatto o non hai detto, stai vicino a papà  d'ora in poi come sempre e come hai sempre fatto, ma non pensare che lui non sappia comunque quanto sono veri e sentiti i tuoi sentimenti nei suoi riguardi, perchè come specifichi bene oggi è la società e lo stiel di vita che c costringe a ridurre gli attimi di intimità, i sorrisi le parole...ma in fondo anche senza messaggi espliciti, in fondo nella vita di tutti i gironi tu comunque avrai già sicuramente dimostrato la tua devozione e il tuo "grazie" ai tuoi genitori, già solo perchè sei un bravo ragazzo che si impegna, che lavora e continua a studiare e che sa quello che vuole e si imepgna a farlo. Questo conta piu di mille parole o sorrisi magari pensati ma mai espressi, e loro lo sanno Nico.

Speriamo tutto torni come prima presto, davvero.

ciao Nico.
when LHCb sees
where the antimatter's gone
ALICE looks at collisions
of lead ions.
CMS and ATLAS are two of a kind
they're lookin' for whatever
new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
and the things that it discovers
will rock you in the head!

simodance90

nico ho saputo quello ke è successo mi dispiace molto sappi ke per qualsiasi cosa noi ci siamo sempre ti vogliamo tutti un gran bene torna presto ci manchi un bacio e fatti forza

Mixx

Nico, ti faccio i miei più sinceri auguri dal più profondo del cuore; spero che tuo padre si rimetta completamente quanto prima. Ti abbraccio forte...
"Ho attraversato gli oceani del tempo per trovarti"

☆Fè®

a volte ignoro i miei genitori e con loro ho 1 rapporto pessimo...xo nico qnd ho letto il tuo post m son messa a piangere xke è purtroppo in casi cm qst ke t rendi conto ke benkè la famiglia venga vista come qlks d oppressivo è pur sempre la parte ke c appoggia sempre e ke nn vorrebbe mai il nostro male...salvo rari casi...m son messa a piangere xke in qst momenti m trovo a riflettere su quanto vorrei ke il mio rapporto con loro migliorasse...cmq TI VOJO BENE PICCOLO...t son vicina..c sentiamo questi giorni...baci...

p.s.: ANDRà TUTTO BENE...
:progo: :progo: