REFERENDUM SULL'ACQUA SI O NO?

Aperto da crono 80, Giugno 09, 2011, 23:34:53 PM

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crono 80





Cosa ne pensate dei due quesiti sull'acqua?

Vorrei lasciar da parte in questa sede tutte le sacrosante ideologie astratte, sublimate, populiste e altere (perchè chi si pone volontariamente o accecato dal suo ego fuori dalla realtà risulta anche arrogante e pericoloso per tutti) dei movimenti referendari (che non si sa bene a quali forze, alla fin dei conti, facciano capo) o della nostra pseudo sinistrucola.
Vorrei lasciar da parte il sommo ideale secondo cui un bene collettivo (l'acqua, l'aria, la natura, il paesaggio, la cultura...) deve rimanere soggetto solo e soltanto alla democrazia e all'interesse pubblico (l'acuq rimane comunque un bene collettivo e le infrastrutture degli impianti sono statali, la gestione della risorsa è un'altra cosa e già sull'acqua si pagano tasse e non è quindi liberamente fruibile dai rubinetti) perchè quando casca di mezzo l'interesse privato (egosita per definizione) le cose non possono che mettersi male.
Tali principi astratti sono certo validi per fare filosofia, per le cattedre di storia del diritto e anche, perchè no?, per le scienze meno rarefatte e più pragamatiche, concrete, come può esserlo quella che studia i principi dell'economia: infatti se è pur vero che occorre, salvo crogiolarsi in abbagli che portano allo sfacelo finale, constatare che la dura e cruda realtà è infame, ingiusta e intrisa di nequizia - la vita stessa, il suo spettacolo che intimorisce ed incanta si basa in fondo sul concetto brutale della cooperazione emergente dovuta ad un cieco caso a cui fa da contraltare un'altrettanto spaventoso dettato: "il forte mangia il debole") - e se quindi è a maggior ragione ovvio che occorra prenderne atto cinicamente ed agire al fine di ottenere il meglio per tutti partendo da tali, infauste, basi, è anche vero che non possiamo pretendere (almeno un'economia sana e umana nel senso pieno del termine non lo tollererebbe) che per realizzare nel lungo periodo (crs) il migliore mondo possibile, stante le risorse limitate da cui esso viene ad esistere, è impensabile che nel breve periodo si debbano chiedere sacrifici indignitosi all'uomo e soprattutto all'uomo più debole, poichè la vita stessa e la morte, sua sorella, ci ricordano (e come ricordava un grande economsita) nel lungo periodo siamo tutti cenere e occorre quindi onorare il carpe diem.

Lasciamo quindi da parte le questioni dottrinali, i castelli in aria e parliamo, per una volta, visto che il servizio d'informazione pare non riuscire, forse colpevolmente?, a fare, di fatti.
Le opinioni verranno dopo.

Viviamo in un paese con grandi risorse idriche che puntualmente sono soggette a sprechi e che l'inquinamento sta da cinquant'anni depauperando e avvelenando.
La gestione polverizzata (alla faccia dei sospirati ATO che avrebbero dovuto garantire su larghe scale l'efficienza del servizio idrico tanto fondamentale) dell'acqua è una realtà. Gli enti pubblici preposti a questo delicato affare non sono riusciti a dare risposte concrete e autentiche ai cittadini, tradendo l'interesse pubblico in ossequio ai soliti clientelismi, favoritismi e nepotismi.

La situazione è tanto più insostenibile se si pensa che l'UE - che per fortuna emana direttive sensate e ispirate dai governi superiori del Nord Europa che quantomeno sono e appaiono seri - impone all'Italia e agli altri stati membri (i quali ovviamente hanno già provveduto da anni) di adeguare il servizio di captazione, raccolta, depurazione e distribuzione della acque ad istanze volte a tutelare la dignità dell'uomo, la vita, la salute, il progresso: quello vero, tangibile, autentico. Non quello scritto a caratteri cubitali sulle veline della propaganda di sinistra.

Ancora sui fatti: Gli enti gestori (soprattutto i Comuni con i loro consorzi dai nomi esotici ma che sempre di distribuzione di acqua si occupano) non hanno le risorse per ottemperare a quanto richiesto dall'UE e dalla decenza umana in tempi brevi e neanche lunghi.

L'unica via di scampo, alla faccia dei principi astratti, rimaneva quindi la possibilità di far intervenire nella GESTIONE dell'acqua il settore privato: alias le bache precipuamente.

Ovviamente nessuno fa  nulla per niente. Tanto meno le banche.

Eppure grazie a piani di project financing bilanciati sul lungo termine il settore privato è l'unico in grado di poter garantire l'afflusso finanziario enorme necessario per poter finalmente di far partire gli investimenti utili per cambiare le cose che da sempre versano in condizioni pietose:
precisamente tali capitali potrebbero garantire:
1) la costruzione dei tanti, tantissimi depuratori che ad oggi mancano;
2) l'avvantaggiarsi di economie di scala vere e reali (non come quelle dei vari consorzi in cui ciò cui sta davvero a cuore alla politica locale è insediare i trombati di turno o gli imprenditori (grandi, potenti od anche piccoli ed evasori) nelle stanze dei bottoni dai cui soffitti piovono indennità vergognose, visto che sono pagate, gira e rigira, da NOI);
3) ridurre i costi delle bollette legando l'onere per la fruizione del servizio in modo più incisivo al consumo e non al reddito genericamente. Tale meccanismo ridurrebbe infatti la solita sperequazione italiota che è proprio dovuta all'applicazione pedestre del sano principio di redistribuzione del reddito per via della progressività d'imposta, incarnato in una società incancrenita dalla ladredria in cui i soliti noti (ancora NOI) pagano alla fine dei conti di più perchè devono versare pro quota anche le tasse dei riccotti che evadono;
4) infine una sana gestione del bene primario dell'acqua ridarebbe dignità la dignità dovuta al nostro popolo, almeno per un aspetto importante e fondamentale che appartiene sia alla sfera dei grandi principi (l'acqua è di tutti e va TUTELATA dall'inquinamento e dagli sprechi) sia ai principi più bassi e materiali (minori costi, maggior efficienza, gestione più controllata da stake holders esterni alle torri d'avorio delle amministrazioni pubbliche);

Baso queste riflessioni quindi sui fatti. Ora, appunto, veniamo alle opinioni o all'antitesi controfattuale.

Infatti è evidente che la questione è sia delicata sia non così lampante e che i media tendano a mantenerla tale per eccesso di zelo (articoli troppo tecnici per essere capiti dall'uomo comune) o per eccesso di demagogia (ogni discussione finisce in teatrino e sfocia in discorsi sul Lodo Alfano e simili...).

Quindi cerchiamo noi, nel nostro piccolo, di formarci un'idea obiettiva (se possibile) sui fatti di modo da poter cogliere i costi e benefici di entrambe le soluzioni: infatti se ci fossero solo costi e nessun beneficio non sarebbe spiegabile tanta confusione - ad esempio è ovvio che nessuno vuole tornare alla monarchia dei nani pensando con coscienza che sia corretto il legittimo impedimento anzichè valutandolo per quello che è, ovvero un retaggio medievale di una triste, religiosa e abbietta nobiltà per fortuna caduta dalla rivoluzione francese.

Nel caso di specie andiamo al di là dei dogmi di principio e poniamoci nella condizione di farci davvero un'idea su cosa comporterà una scelta anzichè l'altra in termini realistici: solo così potremmo esercitare il nostro diritto-dovere di voto in modo sereno e consapevole, accettando i costi inevitabili dell'una e dell'altra alternativa pur di vedere realizzati i correlati e rispettivi benefici.

E ricordiamoci che seguendo solo l'istinto e l'intestino o si finisce come Emilio Fido o come Bertinotti, che per una cazzo di volta che la sinistra era salita al potere fu proprio lui, in barba all'interesse degli italiani, del popolo e della decenza, a far crollare il SUO Governo per motivi squisitamente di purissimo e casto principio: come se le chimere dell'utopia fossero più importanti della gretta realtà con cui per forza dobbiamo fare i conti.
Sappiamo com'è finita: si è aperta la sagra dell'indecenza delle "riforme" della giustizia.

Non vorrei che mettendo un sì d'impulso, magari anche in buona fede, si finisse per constatare come tutto cambia per non cambiare mai (come diceva un libro) e si assistesse all'inizio di un'altra sagra nauseante nelle nostre stagioni politiche, come ormai, del resto, siamo avvezzi a dover subire da sempre.


Voi cosa ne pensate? Spero possiate esporre altri fatti e permettere a me e a chiunque voglia andare alle urne con coscienza di poter basare le sue scelte sulla sua onestà intellettuale, travalincando la solita propaganda da ambo i versanti...


(ps: ho tratto queste riflessioni perchè io fino all'ultimo ero fautore del SI ma poi, documentandomi, da fonti molto sospette è vero!, ho comunque potuto apprendere di fatti per la verità riscontrabili e che hanno fatto vacillare la mia ingenua, candida, bertinottiana : O convinzione! Aiutoooo!)
when LHCb sees
where the antimatter's gone
ALICE looks at collisions
of lead ions.
CMS and ATLAS are two of a kind
they're lookin' for whatever
new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
and the things that it discovers
will rock you in the head!

Dj80

Zio i tuoi topic sono troppo lunghi, non ce la faccio a leggerli. Non puoi essere più sintetico?  :asd:

PBLMX

Davvero molto riflessivo e ponderato il tuo post Crono!

Anche io sul tema acqua ho avuto i miei dubbi in vista di questo referendum (cosa ke non si è verificata ad esempio riguardo il nucleare riguardo il quale sono assolutamente contrario, alla larga da noi!)


Il pensare ad una privatizzazione dell'acqua pubblica, il cambiamento radicale nel portarla via dalla gestione statale che ha su parecchi risvolti spesso deluso mangiato alle nostre spalle e fallito è un'idea che stuzzica mica poco, ma poi, come te anche io ho fatto qualche approfondimento ...

Come tu giustamente puntualizzi dietro a questa privatizzazione il colosso che si nasconde e che la farebbe da padrone sono inequivocabilmente le banche; di queste ultime mi son creato una mia personale immagine che sfocia nel classificarle come "ladri legalizzati" e in fin dei conti, e ti spiego xchè, il servizio non è assolutamente detto che migliori in termini di qualità..
Cio che mi fa riflettere è che mentre la Normativa Europea non obbliga alla gara d'appalto, In Italia invece sarebbe assolutamente previsto e soprattutto sulla gara  non ci son per adesso molte specifiche anzi direi quasi nulla, cio vuol dire che non si sa ancora in base a quale criterio chiunque sia se la possa aggiudicare; finisce che i criteri saranno in mano ai rispettivi sindaci e siccome la legge non detta specifici criteri a riguardo ... faran quel cazzo che vogliono con chi vogliono in poche parole..  
Quindi giusto il tuo concetto sull'insediamento dei soliti mangioni ma come vedi anche in questo caso il problema potrebbe benissimo permanere, infatti
sempre informandomi ho letto che il settore in caso di privatizzazione dovrebbe rendere sul dato capitale investito un 7%.. immaginando di mettere davanti alle banche imprenditori aggiudicanti ma mancanti del suddetto capitale che xò con grossi calci in culo prontamente ottengono dalle banche, il giro vizioso si conclude col far di tutto per lucrare il più possibile sulla differenza tra l'ipotetica rendita sopracitata e gli interessi passivi.
Storia a parte il fatto che oggi su di una rendita garantita cosi alta con cosi basso tasso di rischio come nel caso della gestione idrica nutro molti dubbi..

Per il resto trovo nel tuo post alcuni ragionamenti che effettivamente potrebbero portare a esiti positivi e non fanno una piega specialmente sul fatto che ora cm ora siamo lontani da esser ad un livello di servizio soddisfacente, ma continuo anche a pensare ke la soglia di rischio sia abbastanza alta, considerando anche  il tempo indeterminato dell'eventuale gestione e ripeto l'assoluta genericità della legge a riguardo per aggiudicarsela..




DjMonak

#3
Citazione di: P4BLOMiX il Giugno 10, 2011, 02:39:25 AM
Davvero molto riflessivo e ponderato il tuo post Crono!
Verissimo, ma era anche pieno di supercazzole che manco Vendola!  ;D
Cmq capisco benissimo Crono: io sono uno di quelli che sostiene che bisogna spendere tutte le parole necessarie per farsi capire bene evitando i fraintendimenti.

Citazione di: P4BLOMiX il Giugno 10, 2011, 02:39:25 AM
riguardo il nucleare riguardo il quale sono assolutamente contrario, alla larga da noi!)
Parole sante: il nucleare è una vera è propria bestemmia.
Io stesso che ho amici giapponesi, so benissimo cosa stanno passando.

Quanto al referendum sull'acqua... buon giorno a tutti, mi presento: sono uno degli stronzi che tempo fa ha dedicato un paio di giornate del suo tempo a raccogliere le firme per il referendum sull'acqua.  ;D
Questo per dire che, quando il tema mi sta a cuore, mi ci butto a capofitto.
Nel comune in cui abito, essendo un "collaboratore esterno" dell'amministrazione comunale (la cui età media è 35 anni), a tre mesi dall'insediamento sono state installate due cosiddette "casette dell'acqua" che erogano acqua naturale o frizzante: tu vai lì, porti le tue bottiglie e le riempi.
Risultato: acqua gratis e riutilizzo delle bottiglie con conseguente guadagno per l'ambiente.

Il referendum è un atto politico. Attenzione: "atto politico" non significa necessariamente "atto partitico". La politica, intesa come partecipazione alla gestione di un bene comune (come l'acqua), può bypassare i partiti: si prende un'idea, si costituisce un comitato, si raccolgono le firme e le si porta in Cassazione.

Ora: io sono convinto che l'acqua non sia né di destra, né di sinistra.
Semplicemente, l'acqua... è.
E' semmai la gestione della stessa che può essere più o meno sconsiderata.
Dal momento che credo che il cosiddetto "buon senso" non sia né di destra, né di sinistra, per fare un po' cenni storici, fu la destra (Forza Nuova, Fiamma Tricolore, "La Destra") a proporre inizialmente un progetto di acque pubbliche chiamato "Acque Sociali", poi ribattezzato in "Progetto H2O".
Cosa ne pensavo io, da uomo risaputamente "di sinistra"? Ne pensavo bene.

Innanzitutto, in esso era esplicitato il concetto di acqua inteso come "bene comune" e diritto primario dell'uomo (a meno che questi non sia Gasparri). La rete idrica doveva essere pubblica al 100%, le famiglie dovevano avere una quantità fissa di acqua gratuita al mese. Inoltre, dovevano essere ritirati dal mercato tutti i CD di Gigi d'Alessio perché non si possono bere (vabbè, una scusa vale l'altra).

Ecco quello che si vuole stabilire con i quesiti referendari relativi all'acqua (schede rossa e gialla, un po' come la cravatta di Harry Potter):
- abolizione del Decreto Ronchi che stabilisce che i servizi idrici siano in mano ai privati o a società controllare da privati con quote di maggioranza. Dato che lo scopo del privato è quello di "fare cassa", si stabilisce un principio che, dal momento che l'acqua la beviamo tutti (anche quelli che votano PDL  ::)), non ci si può lucrare sopra.
- Se le società che gestiscono l'acqua sono pubbliche, sono espressione, in un certo senso, della democrazia: dal momento che noi eleggiamo le giunte comunali che decidono come gestire l'acqua, se non ci piace come lo fanno, li mandiamo a casa alla tornata elettorale successiva.
Ora: sono consapevole del fatto che, nel nostro paese, molto spesso, "pubblico" non è sinonimo di "efficiente". Ma neanche "privato" lo è necessariamente. Voglio dire: se lo scopo del privato è lucrare sull'acqua e "fare cassa", è ovvio che per guadagnare il più possibile taglierà sugli investimenti, sui servizi e sui (molti) soldi da spendere per migliorare la rete. E' matematica: più spendi e meno guadagni.
- abolizione del profitti garantiti per legge del 7% ai privati. Come si ottiene questo profitto garantito per legge (cosa assurda già di per se!)? Semplice: caricandolo sulla bolletta. E ovviamente, tu, privato che ha in gestione la rete idrica, carichi a prescindere: la legge non ti obbliga a migliorare il servizio in proporzione.

Concludo dicendo tre cose:
- nei comuni dove la gestione è privata (Velletri, Agrigento, Gioia Tauro, comunque molti al sud), non solo le bollette sono decuplicate, ma spesso l'acqua non arriva neanche!
- non so se lo sapevate ma a Berlino, a Febbraio, si è svolto un referendum analogo: Berlino ha detto "no" all'acqua privata (ma tuttavia, "sì" al Valsoia  :uhm:). Ora: i tedeschi aboliranno il nucleare entro 10 anni... quindi ascoltiamoli 'sti crucchi!
- ascoltate "l'Irriducibile" con DjMonak, il Lunedì alle 22. Vi chiederete: e che cazzo c'entra?
Nulla, è semplicemente spam.  8)

Il Vince (DAV-)

Anche qui a Reggio Emilia hanno messo da un po'di tempo i distributori automatici. Analoga operazione in alcuni comuni della Provincia.
L'ultima volta che sono andato, c'era un signore anziano che naturalmente ne ha approfittato; in teoria, non si possono caricare più di 6 bottiglie alla volta; in pratica, egli ne aveva 12 e ha fatto due giri. :P
La signora dietro si è subito lamentata. "Allora?! Vogliamo stare qui tutto il giorno a riempire bottiglie?"
Sì, ma era una domenica mattina. Uno che deve fare.

La mia opinione è che faccio parte dell'eterno gruppo degli indecisi. E poi ho paura, mi guardano sempre male quando vado a votare, secondo me è perchè sanno chi sono. C'è scritto lì sull'elenco del seggio, mi sa. Domenica, dentro una scheda vorrei lasciare un foglietto, sopra un disegnino, balloon con scritto: "Ciao, sono il Vince e anch'io ascolto Radio Byte Network, sempre, sempre, sempre." :sticazzi:
Mi sa che lo farò, sennò mi appare tutto inutile.
Non ho espresso un gran pensiero sull'argomento, ma va bene così.

GAMMAdj.Tak

Parlando con vari amici e gente che conosco mi son trovato spesso nell'ultimo periodo ad affrontare la tematica referendum, ottenendo pareri davvero diversi da ognuno di essi.
La cosa che più mi è parso di percepire però, è l'illusione che una privatizzazione possa portare a costi inferiori dato che ne conseguirebbe "concorrenza".
Aimè l'azienda per cui lavoro, dal momento che è stata privatizzata, e a seguito della "concorrenza" degli altri operatori, mi ha portato a capire che la concorrenza non abbassa i prezzi. Le aziende fanno cartello, e il prezzo medio rimane uguale per tutti, che se non ti fregano da una parte ti fregano dall'altra.
Tuttavia, la QUALITA' peggiora drasticamente.
Il privato per guadagnare ha una sola strada: fare meno manutenzione e vendere il prodotto quindi peggiore, alla stessa cifra degli altri.
Per questo motivo dobbiamo fermare la privatizzazione.
E poi scusate.
Immaginate la scena: voi e la vostra compagna (o viceversa) pronti a iniziare una serie di attività molto piacevoli rappresentate dal numero 69, che venite interrotti da odori spiacevoli perché farsi il BIDET è troppo costoso!!!
No no... Già c'è il rischio del PILU radioattivo, ci manca solo che la gente smetta di lavarsi e poi via a morire di ogni malattia possibile!!!
SI SI SI SI.
Non dico altro :)
GAMMAdj


R@ve M@ster Dj

Citazione di: GAMMAdj.Tak il Giugno 10, 2011, 14:47:15 PM
E poi scusate.
Immaginate la scena: voi e la vostra compagna (o viceversa) pronti a iniziare una serie di attività molto piacevoli rappresentate dal numero 69, che venite interrotti da odori spiacevoli perché farsi il BIDET è troppo costoso!!!
No no... Già c'è il rischio del PILU radioattivo, ci manca solo che la gente smetta di lavarsi e poi via a morire di ogni malattia possibile!!!

:-\ :lol:

Sinceramente non mi aspettavo una conclusione del genere  :D
Al mio segnale, scatenate l'inferno!

Spider Jerusalem

Ho trovato un video molto interessante in merito:



Per la cronaca,votero' NO ai referendum a tema idrico e SI al nucleare,mentre sono ancora indeciso (ma tendente al NO) sul legittimo impedimento.

crono 80

#8
Citazione di: DjMonak il Giugno 10, 2011, 12:02:21 PM
Verissimo, ma era anche pieno di supercazzole che manco Vendola!  ;D
lol ovvero? scrivo come parlavano gli "amici miei" di Tognazzi ovvero farfugliando frasi volutamente oscure tanto per poi atterrire l'eventuale interlocutore qualora questi avesse manifestato la sua incomprensione? Può darsi anche se io nn ho fini così goliardici/minatori X D ma ... Vendola? Lui in che senso centra ?  :|

Citazione di: DjMonak il Giugno 10, 2011, 12:02:21 PM
Il referendum è un atto politico. Attenzione: "atto politico" non significa necessariamente "atto partitico". La politica, intesa come partecipazione alla gestione di un bene comune (come l'acqua), può bypassare i partiti
ben detto! E' quello che tentavo di dire anche io.


Cmq ad oggi io sono ancora indeciso (solo sull'acqua, tanto x la cronaca80 nucleare e norma salva sovrano: SI. Il nucleare la qstione è complessa cmq... ) ... certo è che se certi obblighi derivano da direttive CEE (recepibili dalla legge obbligatoriamente e davanti alle quali cede persino la norma di rango costituzionale cede ( x via dell'interpretazione del famigerato art. 11 cost. nel suo secondo paragrafetto)) siamo punto e da capo.

la mia paura è che comunque se non interverrà la meno peggio (il capitale privato visto che quello pubblico non c'è, salvo chiduere altri servizi come scuole, manutenzione strade, sociale, cultura) resteremo sempre agli anni '50 (o ad oggi visto che ancora non molto è cambiato da allora) senza la possibilità di potabilizzare le immense risorse di acqua italiane inquinate dai diserbanti dell'agricoltura con l'aggiunta di sprechi enormi perchè gli acquedotti e i punti di raccolta dei bim fan acqua da tutte le parti.

Ovvio la bolletta andrà ad aumentare... come è accaduto con la raccolta/smaltimento rifiuti in cui i benefici della differenziata si vedranno chissà quando in termini di abbassamento della tariffa.

Ma venendo meno il dettame generale della Legge Ronchi è anche vero che si rischia di far tornare totalmente pubblici i servizi di smaltimento rifiuti tra gli altri e stante la situazione dei Comuni italiani mi sa che diverremo un paese con tante Napoli di provincia immerse nella sozzura.

che casino!  :uhm:
when LHCb sees
where the antimatter's gone
ALICE looks at collisions
of lead ions.
CMS and ATLAS are two of a kind
they're lookin' for whatever
new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
and the things that it discovers
will rock you in the head!

sv85

io sono per il SI perché secondo me non è giusto che la tariffa dell'acqua sia stabilita in base al profitto dell'azienda che fa da gestore, inoltre non concepisco perché debba esserci l'obbligo per i comuni di affidare la gestione, seppur parziale, ai privati. Ci vedo sotto grossi interessi di pochi che non favoriscono il bene comune. 

DjMonak

Sono andato a fare il mio dovere!  8)
Adesso tocca a voi, cazzo!  <_<

percy

Citazione di: DjMonak il Giugno 12, 2011, 10:36:22 AM
Sono andato a fare il mio dovere!  8)
Adesso tocca a voi, cazzo!  <_<
Appena tornata dai seggi  :D
"Seconds turn to minutes
and the minutes turn to hours
and the hours turn to days and the world goes round
and round and round and round and...."

Il Vince (DAV-)

Non ci vado. Non me ne importa niente.

Dj80


DjMonak