Berlusconi: sono il miglior presidente che l'Italia abbia avuto in 150 anni

Aperto da padi73, Settembre 11, 2009, 14:32:43 PM

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Dισиιsισ



m@uro

EDITORIALE
Se il Cavaliere
vuole farsi Stato

di GIUSEPPE D'AVANZO

Non si riesce a tenere il conto delle menzogne e dei ricatti che l'Egoarca riesce a distillare nei suoi flussi verbali, ormai oltre ogni controllo di ragionevolezza, del tutto catturati dal suo disturbo narcisistico. Stiamo ai fatti. Il lucidissimo furore di Berlusconi si accende per i pasticci che si combina da solo, con la sua compulsività.

Frequenta minorenni; riempie palazzi e ville di prostitute arruolate da un ruffiano; trascura gli affari di Stato per allegre scorribande amorose. Contestato dalla moglie in pubblico, se ne va nel luogo pubblico per eccellenza - la televisione - per recuperare (sa di doverlo fare) un'apprezzabile accountability. Sbaglia la mossa. Esige che le sue favole diventino scritture sacre. Se non accade - e non accade - s'infuria.
Ingaggia maschere con mazza ferrata che, dai giornali e tv che controlla, fanno per lui il lavoro più sporco, "assassinando" la personalità di chi gli appare, anche da lontano, "un nemico". Scatena gagliofferie, aggressioni, conflitti che (lungo l'elenco) investono, nel tempo, la moglie; impauriti testimoni delle sue imbarazzanti avventure; la Repubblica; il suo editore; il suo direttore; l'Unità; addirittura il salmodiante Corriere della sera; la stampa internazionale tutta; il servizio pubblico televisivo che non è al suo servizio; un pugno di comici, il cinema nazionale; l'Avvenire; la Conferenza episcopale italiana; il presidente della Camera; il presidente della Repubblica; la Corte Costituzionale; la magistratura tutta; un'opposizione che, peraltro, è oggi una bottega chiusa per inventario.

L'Egoarca mostra, dietro il sorrisone, come il suo potere sia pura, nuda violenza. Non guadagna un punto. Ne ricava soltanto il discredito internazionale, un distruttivo "sputtanamento" che si completa, nelle opinioni pubbliche e nelle cancellerie d'Occidente, quando, con posa da bauscia al bar nell'ora del "camparino", si vanta di aver convinto George W. Bush a mettere sul tavolo 700 miliardi di dollari per far fronte alla crisi finanziaria; di aver detto a quei due, Barack Obama e Vladimir Putin, di far la pace altrimenti non li avrebbe invitati al G8 di cui deve essere il proprietario; di "aver mandato Sarkozy" all'Est dopo avergli spiegato quel che avrebbe dovuto dire per risolvere la crisi georgiana; di essere messaggero presso il Papa, in un incontro della durata di minuti 3, dei "saluti di Obama", come se il presidente degli Stati Uniti d'America avesse bisogno dell'Egoarca per discutere con Joseph Ratzinger. Un premier così garrulo e vanìloquo, che crede di potersi muovere sulla scena pubblica come tra le plaudenti prostitute ingaggiate per il salotto di Palazzo Grazioli, non ha bisogno di essere screditato. Si scredita da solo con le sue mani e, con le sue parole e condotte, disonora e danneggia l'intero Paese. Oggi se c'è in giro un antagonista della rispettabilità dell'Italia nel mondo è Silvio Berlusconi. Lo sappiamo noi, lo sanno i caudatari e le congreghe che lo sostengono, lo sa chiunque guardi ai nostri affari da oltre confine.

L'Egoarca non se ne cura. Il suo Io ipertrofico non ammette interlocutori, consigli, regole, critiche, misura istituzionale, saggezza politica. Ubriaco dei sondaggi che gli servono (ma sono sinceri?), è incapace di guardare in faccia la realtà che si è cucinato da solo e che ogni giorno irresponsabilmente riscalda. Sarebbe un errore tuttavia credere che i suoi coups de théatres siano dominati dall'istinto. Bisogna sempre guardare che cosa bolle nella pentola dell'Egoarca. L'uomo è lucidissimo. Nella brodaglia che ha scodellato a Benevento si coglie un cambio di strategia, un ritorno all'antico. Come se quindici anni non fossero passati, Berlusconi evoca i fantasmi mentali di allora, ricostruisce lo stesso contesto di grande forza evocativa che gli portò fortuna a partire dal 1993. Suona così. Un manipolo di toghe "di sinistra" mi minaccia come già accadde nel 1994 quando azzopparono il mio primo governo con un avviso di garanzia. Con la complicità della magistratura, "la sinistra" vuole espropriare il popolo del suo voto. Per farlo, con la correità di un presidente della Repubblica "di sinistra", la Corte costituzionale "di sinistra" ha dovuto contraddirsi mentre un giudice "di sinistra" aggredisce le mie aziende.

Non c'è una parola di quel che dice l'Egoarca che corrisponda ai fatti. Nel 1993 la corruzione inghiotte ogni anno 10mila miliardi di lire mentre l'indebitamento pubblico - cresciuto del 92 per cento negli anni dei governi dell'"amico Craxi" - oscilla tra i 150 e 250 mila miliardi, più 15/25 mila miliardi di interessi annui. La Prima Repubblica crolla non per la pressione della magistratura (una favola), ma per la disperazione di chi non può più pagare il prezzo della corruzione alla politica e denuncia i corrotti. Berlusconi, prossimo al fallimento, è creatura di quel sistema politico. Gli ha assicurato ogni privilegio. Quaglia pronta al salto, si apposta però sotto le insegne dell'antipolitica e vince. Entusiasta di quelle toghe che gli hanno aperto la strada al potere, offre a due di loro (Davigo e Di Pietro) la poltrona di ministro (rifiutano). Cade quando Bossi non ne può più dei maneggi corruttivi dell'alleato che gli stanno mangiando la Lega e decide di voltargli le spalle il 6 novembre del 1994, due settimane prima che Berlusconi riceva l'avviso di garanzia che ancora oggi lo fa tanto strepitare.

Come accade per la disonorevole vita privata che conduce, l'inesauribile ripetizione di concetti inconsistenti ci mostra come la menzogna abbia un primato nella "politica narrativa" di Berlusconi. Sia il nucleo più autentico del suo sistema politico. Abbia una funzione essenziale perché abitua alla confusione e infine all'indifferenza, a un presente smemorato, a una grottesca distanza tra quel che si dice e quel che è accaduto davvero. È in questo varco che il Berlusconi "sputtanato" intende muoversi (e si muoverà) con un nuovo obiettivo. Lo sollecitano due eventi, nulla che abbia a che fare con l'interesse nazionale. Il primo, con tutta evidenza. È una controversia tra due società private, la Fininvest di Berlusconi, la Cir di De Benedetti (è l'editore di questo giornale). Anche il secondo evento, a pensarci, non è di interesse pubblico. Non si discute - come pure sarebbe legittimo - la reintroduzione nella Carta costituzionale dell'immunità per i rappresentanti del popolo, cancellata dopo 45 anni nel 1993. Si discute dell'impunità di Berlusconi. Di uno solo perché tra le quattro alte cariche che ne hanno diritto con la "legge Alfano" soltanto Berlusconi ha gravi rogne giudiziarie per comportamenti tenuti - peraltro - quando ancora non era né un leader né il premier. Quindi, sono due fatti privati di un uomo diventato con gli anni capo di governo, sostenuto da una granitica maggioranza cui il Paese chiede di governare, a scatenare una paralizzante "guerra di religione" che travolge ogni cosa e destino, uomini e istituzioni, riattivando una falsa "narrazione" cara all'Egoarca e ai suoi corifei.

Se la "narrazione" sa di muffa, l'obiettivo è novissimo. Se nel 1994 gli venne buona per governare, oggi è utile per un'altra manovra che si scorge ormai a occhio nudo. Che cosa sono le aggressioni al capo dello Stato? Perché la denigrazione della Corte costituzionale? Perché l'annuncio di una vendicativa riforma della giustizia? Come giustificare la segreta e abusiva raccolta di informazioni (è accaduto negli archivi del Csm) che, opportunamente manipolate, serviranno per bastonare il giudice che gli ha dato torto? Come sempre per difendere se stesso e i suoi privatissimi interessi, l'Egoarca non si accontenta più di fare le leggi che altri, da lui separati, vaglieranno e applicheranno. Egli vuole liberarsi di ogni potere di controllo.

Non si accontenta, con 344 seggi alla Camera e 174 al Senato, di poter fare le leggi. Esige anche il monopolio di farle valere. Screditandoli perché "di parte", reclama anche il possesso diretto e legale degli strumenti di potere statali. Ha soltanto una maggioranza, ma manco fosse un premio politico, un plusvalore politico che gli è dovuto, pretende di essere lo Stato. Dice: il popolo lo vuole. Dimentica che, dei 36 milioni di italiani che hanno votato il 13 e 14 aprile 2008, 17 milioni sono con lui e 19 milioni gli hanno voltato le spalle, se non si vuol contare quei due italiani su dieci che, astenendosi, si sono chiamati fuori dalla contesa. All'Egoarca va ricordato che non è l'Italia, è solo il provvisorio capo di un governo. Purtroppo, come dargli torto, molto "sputtanato".




m@uro

Citazione di: ♣Tommy♣ il Ottobre 12, 2009, 11:21:31 AM
non so a voi, ma a me questo articolo mi inquieta

Anche a me.
Ma deve stare attento secondo me a tirare troppo la corda, che prima o poi si spezza.


Dmdj

CitazioneMa deve stare attento secondo me a tirare troppo la corda, che prima o poi si spezza

o si spezza o butta giù tt quel ke c è da buttare

cm vol fare a qnt pare

quando è stato bocciato il lodo qui dentro avete esultato in massa e io n son espresso dicendo d andare piano cn l esultanza e infatti nn sn stato smentito

secondo me farà di tt x evitare i processi o qualke magheggiò sarà fatto in modo ke tt vada in prescrizione o qualkosa d simile (come fu x il falso in bilancio anni fa)
Come Back!

crono 80

Citazione di: m@uro il Ottobre 12, 2009, 16:21:00 PM
... Nel 1993 la corruzione inghiotte ogni anno 10mila miliardi di lire mentre l'indebitamento pubblico - cresciuto del 92 per cento negli anni dei governi dell'"amico Craxi" - oscilla tra i 150 e 250 mila miliardi, più 15/25 mila miliardi di interessi annui. La Prima Repubblica crolla non per la pressione della magistratura (una favola), ma per la disperazione di chi non può più pagare il prezzo della corruzione alla politica e denuncia i corrotti. Berlusconi, prossimo al fallimento, è creatura di quel sistema politico. Gli ha assicurato ogni privilegio. Quaglia pronta al salto, si apposta però sotto le insegne dell'antipolitica e vince.

Questa è storia. E come pure lo sono i colpi di mano dei movimenti indipendentisti sorti in quel periodo di transizione che interessarono sia sud che nord, per forzare la situazione già tesa. Cronaca sono i continui insulti, sempre più sprezzanti e palesi, ai martiri della giustizia italiana (insulti fatti di provvedimenti annunciati e mai presi o adottati poco e male, insomma prese x il culo). E così  sono storia i nuovi patti tra potere e mafia, di cui, tutto lo lascia supporre, Berlusconi (ma non solo lui) è erede naturale.
when LHCb sees
where the antimatter's gone
ALICE looks at collisions
of lead ions.
CMS and ATLAS are two of a kind
they're lookin' for whatever
new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
and the things that it discovers
will rock you in the head!

♣Tommy♣

Citazione di: Dmdj il Ottobre 12, 2009, 16:34:03 PM
o si spezza o butta giù tt quel ke c è da buttare

cm vol fare a qnt pare

quando è stato bocciato il lodo qui dentro avete esultato in massa e io n son espresso dicendo d andare piano cn l esultanza e infatti nn sn stato smentito

secondo me farà di tt x evitare i processi o qualke magheggiò sarà fatto in modo ke tt vada in prescrizione o qualkosa d simile (come fu x il falso in bilancio anni fa)
non importa è stata una vera goduria veder trionfare la giustizia una volta tanto. al di la di quello che sarebbe successo. anch'io sapevo che o non sarebbe cambiato molto, avrebbe tentato di fare altre leggi, ma almeno godiamoci il momento. vederlo incazzato non ha prezzo  :D :D

Vash The stampede

Mi avete stufato con le vostre chiacchere da bar: Lui è e rimmarrà il miglior presidente che abbiamo avuto negli ultimi 150anni!
La nostra vita è un enorme puzzle dove basta che manchi anche un solo pezzetto per vederla incompleta...

The Joker

Citazione di: Vash The stampede il Ottobre 12, 2009, 23:11:59 PM
Mi avete stufato con le vostre chiacchere da bar: Lui è e rimmarrà il miglior presidente che abbiamo avuto negli ultimi 150anni!

Ma  :o :o :o....  :sese:
Ieri è un ricordo, perciò si chiama passato, domani è una sorpresa e si chiama futuro, ma oggi, oggi è un regalo, per questo si chiama PRESENTE.

Dισиιsισ

#174
Per chi fosse interessato a fare concretamente qualcosa anzichè criticare dalla poltrona di casa (cosa che sappiamo fare tutti), volevo segnalare un evento importante previsto per il 5 dicembre a Roma come sede principale ma in tantissimi altri punti di tutta Italia che si stanno attivando a partecipare e anche a numerose città estere dove vivono degli Italiani (stanchi di essere continuamente derisi). L'evento in questione è il NO BERLUSCONI DAY, una manifestazione che si terrà quindi contemporaneamente in diversi luoghi; la manifestaizone principale è a Roma con partenza da Piazza della Repubblica alle 14:00 con l'intento esplicito di chidere le dimissioni dello psiconano e di farsi processare come previsto dalla legge.
Ora sicuramente mi verrete a dire che una cosa del genere non servirà a molto, bè io non la penso così; penso che dovremmo dimostrare all'Italia intera che questo stato di cose non ci sta bene, che non è più ammissibile che un personaggio del genere sia ancora a capo del governo italiano! Basta, siamo stanchi!

Dmdj

CitazionePer chi fosse interessato a fare concretamente qualcosa anzichè criticare dalla poltrona di casa (cosa che sappiamo fare tutti), volevo segnalare un evento importante previsto per il 5 dicembre a Roma come sede principale ma in tantissimi altri punti di tutta Italia che si stanno attivando a partecipare e anche a numerose città estere dove vivono degli Italiani (stanchi di essere continuamente derisi). L'evento in questione è il NO BERLUSCONI DAY, una manifestazione che si terrà quindi contemporaneamente in diversi luoghi; la manifestaizone principale è a Roma con partenza da Piazza della Repubblica alle 15:00 con l'intento esplicito di chidere le dimissioni dello psiconano e di farsi processare come previsto dalla legge.
Ora sicuramente mi verrete a dire che una cosa del genere non servirà a molto, bè io non la penso così; penso che dovremmo dimostrare all'Italia intera che questo stato di cose non ci sta bene, che non è più ammissibile che un personaggio del genere sia ancora a capo del governo italiano! Basta, siamo stanchi!

e' una buona iniziativa almeno qualkuno si muove.... ki dissente c è e si vuol far sentire con l uniko mezzo ke ha .. la protesta...

ma son sikuro ke nn servirà a niente e lo si è kapito anke dagli interventi in tv e conferenze del premier

darà dei sinistroidi e comunistoni a ki aderirà alla protesta e ke nn gli interessa minimamente le loro proteste xkè lui ha il 70% dei consensi e quindi ha l obbligo d andare avanti

poi x qnt riguarda l opposizione tt lo appoggiano apparte Di Pietro visto ke nessuno ha kiesto le sue dimissioni

oramai siamo alla frutta io ho perso tt le speranze...
Come Back!

padi73

Questa cosa che gli hanno bocciato il Lodo Alfano proprio non gli va giù :D




http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/giustizia-13/riforma-costituzionale/riforma-costituzionale.html


Giustizia, Berlusconi: "Riforma anche soli"
Fini frena: "Meglio con il consenso di tutti"
"La tv ci attacca, per questo il 50% degli italiani non pagherà il canone"
Tenaglia (Pd): "Il premier ha deciso di allargare la ferita istituzionale"


SOFIA - Vuol prendere "il toro per le corna". Ovvero mettere mano alla giustizia, anche a costo di modificare la Costituzione. Certo "non è una cosa facile - ammette Silvio Berlusconi da Sofia - ma non è che le rivoluzioni si possono fare in breve tempo". Ma per il Cavaliere, è il momento di spingere sull'acceleratore del suo chiodo fisso: dare nuove regole alla magistratura che, a suo dire, lo perseguita da anni. "Contro di me ci sono accuse portate avanti soltanto come pretesto come le altre cause che mi hanno fatto perchè vogliono recare fastidio al nemico che considerano il principale ostacolo affinchè la sinistra possa avere la maggioranza del paese".

Ma all'accelerazione del Cavaliere fa da contraltare la frenata di Fini. "Quando si fanno le riforme bisogna ricordare che le Istituzioni sono di tutti e non dimenticare che una riforma a maggioranza è già stata fatta e poi è stato attivato il referendum che l'ha bocciata" ricorda il presidente della Camera.D'altronde, ricorda Fini, materia su cui cercare convergenze esiste: "La fine del bicameralismo perfetto, la riduzione del numero dei parlamentari, il Senato delle Regioni su cui c'è la possibilità di fare riforme condivise. Se c'è la volontà, lo si fa". Poi Fini punta il dito contro "il bipolarismo al viagra" legato alla mancanza "di un serio progetto comune sull'Italia del domani".

Il Cavaliere, però sembra orientato ad andare avanti comunque. Berlusconi aveva provato a ripararsi dietro il lodo Alfano ma dopo la bocciatura della Consulta, quello scudo non c'è più. "La decisione della Corte costituzionale non è condivisibile. Praticamente la Corte ha detto ai pm rossi di Milano: 'riaprite la caccia all'uomo nei confronti del premier'".

Dunque, è ora di "prendere il toro per le corna". Come? "Non sono facili le scelte da seguire. Io per esempio sono per una riforma costituzionale". Il premier rilancia così la sua intenzione di una riforma radicale della giustizia a partire dalla separazione delle carriere dei magistrati e da una diversa funzione del Csm. Per farlo, Berlusconi, è pronto anche a ricorrere al refererendum: "Chiameremo il popolo". E l'opposizione? "Larghe intese solo se possibili ma ho poche speranze che ci possa essere un dialogo visto anche il modo in cui si esprimono" dice il premier. Che attacca: "Serve una riforma - dice Berlusconi - che faccia del nostro Paese una democrazia vera non soggetta al potere di un ordine che non ha legittimazione elettorale". Una riforma che, in caso di assoluzione, "non porti" un cittadino ancora una volta nelle aule giudiziarie. "Certo, i pm fanno il loro mestiere. Normalmente succede che quando non vedono accolta dai giudici la loro tesi accusatoria ricorrono in appello e se quell'appello respinge la loro tesi ricorrono in Cassazione. Per loro è il mestiere, per un cittadino è la distruzione della propria vita per se e per la propria famiglia". E di rinnovamento parla anche il presidente del Senato, Renato Schifani: "La riforma non è contro la magistratura. Fra i giudici ci sono molte persone valorose".

Più duro il responsabile giustizia del Pd, Lanfranco Tenaglia. "Il presidente del Consiglio ha deciso strategicamente di aggravare la ferita istituzionale provocata nei giorni scorsi riproponendo una pericolosa contrapposizione tra organi dello Stato. Le parole usate nuovamente nei confronti della Corte Costituzionale sono inaccettabili e mai dovrebbero essere usate, tanto meno da chi riveste la massima responsabilità di governo del Paese".

Quelle a cui pensa il Cavaliere sono modifiche che hanno bisogno, per essere approvate, di due passaggi in Parlamento ed una maggioranza assoluta o di due terzi dei componenti, nella seconda votazione. Se i due terzi non sono raggiunti, c'è la possibilità di sottoporre a referendum del progetto. Ed è proprio questo l'iter che Berlusconi immagina. Visto che pare difficile ipotizzare un qualche tipo di accordo con l'opposizione.

Immunità. "La Corte costituzionale subendo la pressione di certa parte della magistratura di sinistra ha abrogato quella norma votata del Parlamento", afferma il Cavaliere. A questo punto, osserva, occorre cambiare radicalmente: "Io non credo che si possa andare avanti perchè dal momento in cui nel '93 e' stata abolita l'immunità dei parlamentari sono i giudici e non i cittadini che decidono chi può fare il parlamentare o meno e chi può continuare a governare il Paese. Questo non credo faccia parte di una vera democrazia e sono fermamente intenzionato a cambiare le cose".

"Il 50% degli italiani non pagherà il canone Rai". La puntata di 'Annozero' di ieri sera non l'ha vista. Nonostante questo il premier rilancia l'accusa di '"uso criminoso" della tv. "Una tv pubblica pagata con i soldi di tutti non dovrebbe ripetere in televisione i processi che sono stati fatti o che sono ancora in corso nelle aule giudiziarie". "Comunque alla fine - osserva il Cavaliere - siccome il vantaggio viene ancora a noi, se vogliono andare avanti in questo modo facciano pure". Il fatto è, continua Berlusconi, che andando avanti così ci saranno "brutte sorprese" per il bilancio della Rai. Il premier dice di aver commissionato un sondaggio: andando avanti così il 50% degli italiani "non pagherà il canone". Parole che richiamano la campagna lanciata da Libero e dal Giornale.

(16 ottobre 2009) Tutti gli articoli di politica


♣Tommy♣

tutta quest'incazzatura perchè adesso ogni tanto invece di dover andare in parlamento dovrà andare in tribunale? perchè non si può occupare del bene del paese? e poi tanto lo assolvono no? non capisco....

maxdance

Citazione di: Vash The stampede il Ottobre 12, 2009, 23:11:59 PM
Mi avete stufato con le vostre chiacchere da bar: Lui è e rimmarrà il miglior presidente che abbiamo avuto negli ultimi 150anni!


Danielenientepiu

Sapete carissimi, la settimana scorsa ero in Spagna, dei miei amici spagnoli mi hanno chiesto appena mi hanno visto "allora come va in Italia con Berlusconi, quello che sta sopra le leggi?!"

Figura di merda internazionale ovviamente. Ed è quello che ci meritiamo. Io non l'ho votato ma mi sento in colpa per non aver insultato quelli che lo hanno fatto e soprattutto quelli che lo hanno fatto e dicono di non conoscerlo...dunque...UN APPLAUSO AI CONCITTADINI!

A me non me ne frega perchè sono cosmopolita e se va avanti così tra un po' scappo all'estero...
Music is the Power to Survive when I feel down
Alexia