VERITA' CELATE...E VITE SPEZZATE

Aperto da crono 80, Dicembre 14, 2007, 15:08:19 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

crono 80

Siamo a vivere in un mondo che spesso non riconosciamo come nostro... un mondo fatto di giochi di potere, di giochi di morte... un mondo in cui lo Stato anzichè essere espressione delle persone si atteggia a scudo impenetrabile delle caste del potere...

L'Italia dal dopo guerra ad oggi, nella prima e nella seconda Repubblica, ci ha insegnato che spesso la VERITA' non ci è data a sapere...


per parlare quindi di queste vicende nostrane di vergogna e tradimento della democrazia e della giustizia apro questo topic, dove chi si è documentato, o chi sa, puo' condividere con il forum le storie piu' buie che infangano l'onore di essere italiani: dalla P2, alla commistione tra mafia e politica, allo stragismo eversivo, al s.i.s.d.e. deviato, ai poteri occulti e non che da sempre hanno mosso la storia da dietro le quinte ...


io mi son documentato (sopratutto da trasmissioni come blunotte e da uno speciale di mixer del Minoli ) su cio' che avvenne il 27 giugno del 1980...nei pressi di Ustica. Inizio quindi questo tread con uno dei piu' dolorosi misteri italiani...ancora senza risposta e che pesa sul cuore di una nazione che vuol dirsi civile e democratica. pesa e fa rancore.
when LHCb sees
where the antimatter's gone
ALICE looks at collisions
of lead ions.
CMS and ATLAS are two of a kind
they're lookin' for whatever
new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
and the things that it discovers
will rock you in the head!

crono 80

27 giugno 1980.
Il DC9 Itavia, transponder 1136 (cioè identificativo radar assegnato dalle torri di controllo), volo IH870, atteso a Palermo e partito con due ore di ritardo da Bologna non arriva, tutto sembrava un normale ritardo ma i minuti e le ore passano ...e passano, l'attesa si fa straziante, drammatica quando i TG affermano che ormai dopo ore di ritardo, è già trascorsa mezz'ora dalla massima capacità di volo dell'aereo per via del carburante stivato...ma di questo non c'è traccia.
Ufficialmente si dice subito che l'aereo si è perso... non si sa se precipitato, dirottato o altro...fatto sta che le 81 persone a bordo, piloti compresi, non arrivano e...non arriverrano piu' a destinazione.
L'aereo civile infatti dopo essere esploso in volo, si inabisserà nelle acque di Ustica, un'isoletta a nord della Sicilia.

I fatti cosi come desunti dai radar e dalle registrazioni di quel giorno sono i seguenti: Il radar di Ciampino e il radar militare di Ferrara ad un certo punto (all'altezza di Firenze diciamo) vedono alcune incongruenze nei plot luminosi dei tracciati... tant'è che chiamamo via radio il DC9 sopra gli Appennini e chiedono di identificarsi e di riallineare la rotta a quella stabilita per quel volo. I piloti rispondono sorpresi: "non ci siamo mossi!" Comunque la posizione è tornata normale, il transponder conferma il segnale 1136. Come mai questa confusione? Perché questa richiesta da Ciampino e da Ferrara? Cosa hanno visto di strano sui radar gli uomini dei due aeroporti?

All'altezza di Roma, il DC9 comunica a Ciampino d aver trovato tutti i radio-fari (punti di riferimento per gli aerei) stranamente spenti!
Ciampino conferma questa stranezza. Comunque vengono date le coordinate per l'atterraggio a Palermo. Tutto sembra ora sotto controllo e il DC9 è ben visibile nei radar e la sua rotta è in perfetta linea con quella prevista.

Qualche tempo dopo pero', nei pressi di Ustica, i radar lo perdono del tutto. Ore 20.49: il DC9 sparisce dai radar.

E' successa la tragedia. Da registrazioni di bordo un pilota del DC9 ha solo il tempo per pronunciare le sillabe "Guar...!" .
Ciampino chiama il DC9, ma nessuna risposta. Nemmeno Palermo riesce ad avere contatti con il velivolo itavia.
Altre chiamate ... ma nulla. Ciampino prova a far contattare il DC9 da un altro aereo civile che viaggia in una rotta analoga e che precede il DC9 di 12 minuti,  e si prova anche a far contattare l'aereo ormai sparito ai radar da alcune basi dell'aeronautica militare italiana...ma ancora nulla. Nessuna risposta. Sparito!

Il DC9 infatti è precipitato in mare. Non c'è piu' traccia.

Tutto si muove. Si allertano gli elicotteri di Martina Franca. I soccorsi pero' arriveranno con molto ritardo (quasi a coprire altre operazioni sul luogo...); comunque è ormai notte fonda ... e il luogo indicato ai soccorritori è sbagliato di 50 km! solo l'indomani, con la luce dell'alba, incominceranno a riemergere i detriti dell' Itavia e i primi cadaveri e si avrà consapevolezza del luogo esatto del disastro.

Cosa è successo a questo aereo? E come spiegare le 81 vittime innocenti di quel tragico volo? Cedimento strutturale. Questo è quanto. Almeno la spiegazione ufficiale.
Dalle autopsie di alcune salme infatti si deduce che la morte è sopraggiunta violentemente per arresto polmonare e traumi dovuti alla decompressione della fusoliera dell'aereo. In pratica l'aereo è esploso in pezzi in volo e poi è caduto schiantandosi nel muro d'acqua del Tirreno.
L'Itavia (ditta costruttrice del velivolo) dal canto suo esclude sabotaggi (dopo aver in un primo momento dato la colpa proprio a qualche sabotaggio, escludendo cause di malfunzionamento o dovute alle condizioni dell'aereo!).
Pero' l'aereo comunque era stato controllato da poco.

Ma anche un'altra voce trapela in quelle prime ore: è stato un missile. L'hanno abbattuto!

Il Ministro dei trasporti l'on. Rino Formica procede ad istituire una commissione d'inchiesta per appurare le cause della sciagura.

Parallelamente la magistratura apre un'inchiesta propria (prima Guarino a Palermo, poi Santa Croce, a Roma e dopo al caparbio giudice Rosario Priore).
Vengono requisite le registrazioni radar dell'aeroporto di Ciampino.
Oltre al radar di Ciampino avrebbero comunque potuto seguire il DC9 altri radar, militari, che hanno copertura nella zona. I giudici requisiscono quindi i tracciati all'aeronautica militare e vogliono sapere se le basi militari hanno visto qualcosa di strano la sera del disastro.

Inizia l'odissea, anzi il calvario: i centri radar militari non danno risposte. Anzi, tendono a sviare le indagnini.
Il radar di Licola (a Napoli) è manuale e il registro cartaceo non esiste piu! Sparito! E comunque nessuna cosa strana è stata notata si dice.
Il radar di Marsala invece non puo' fornire nulla seppur sia elettronico e registri i plot che visualizza su nastri! Infatti c'è un silenzio radar dovuto al fatto che il radar – si dice – sia stato spento per via di un'esercitazione. Altre registrazione saranno date solo dopo, ma da esse nulla di strano si poteva desumere.

E la portaerei Saratoga, ferma nel golfo di Napoli? Cosa videro i suoi radar? Nulla. La poraerei USA dichiarò che il radar era spento, essendo questa alloggiata in un porto a Napoli!

Allora cosa c'è che non convince (a parte tracciati radar spariti e esercitazioni guarda caso fatte in modo da impedire ogni fruizione di dati relativi alla serata della tragedia)?
Il problema è che le voci che girano sono agghiaccianti: missile oppure collisione tra il DC9 e un aereo militare.
E chi lo disse? Come detto alcune voci trapelarono quasi subito: filtrarono dai militari di alcuni radar, filtrarono dal generale Rana dell'aeronautica che supervisionava il registro dei trasporti aerei ed avvisava subito il ministro On. Formica, e lo stesso aeroporto di Palermo fornisce questa prima ipotesi ai famigliari, dopo le prime titubanze. Alcuni azzardano anche a dire che a buttare giù il volo civile 1136 sia stato un missile dell'aeronautica militare FRANCESE! Le cose si complicano quindi. Che cosa centrano i francesi con un volo di linea civile italiano partito in ritardo e mai arrivato a destinazione? Perché l'aeronautica medesima, dopo alcune dichiarazioni confuse, si affretta a dire che la causa del disastro è il cedimento strutturale dell'aereo ma nel contempo sembra che (vuoi per una cosa o per l'altra) i tracciati radar dei cieli di quella notte maledetta non sono disponibili?

I tracciati radar di Ciampino, gli unici recuperati, sono quindi affidati ad un'altra commissione (non governativa) voluta dai giudici istruttori di Palermo, occupati nell'inchiesta...una commissione americana di esperti su stragi aeree. Una commissione presumibilmente  indipendente, e libera che infatti farà emergere alcuni particolari a dir poco strani...anzi dall'analisi dei tracciati radar emergono fatti che interpretati dalla commissione sono a dir poco spaventosi!!!

In cielo, quella notte, c'era la guerra.
Ed ecco cosa, presumibilmente, successe:
vengono registrati tre puntini luminosi che non sono rappresentativi del DC9.
Un aereo seguì il DC9 e poi in velocità tagliò la rotta dallo stesso, quando questo già era precipitato. E quindi? Quindi un classico "dog-fighting", ovvero una manovra di guerra di un caccia militare che punta su un obiettivo e lo abbatte con un missile.



L'Aeronautica militare italiana ovviamente smentisce tutto e da' la colpa al fatto che il radar di Ciampino non funzionasse correttamente e avesse prodotto artificialmente dei "disturbi". Inoltre afferma che nel raggio di 50 km da Ustica non c'era nessuna attività aerea, infatti nessuna base militare aveva visto niente di strano.  Per il s.i.o.s. (servizi segreti militari dell'aeronautica) si ribadisce che la causa fu il cedimento strutturale, probabilmente del troncone della coda...nulla si poteva dire se non si fosse recuperata la scatola nera. Cosa non facile a 3.700 metri sotto il mare. Infatti i soldi a bilancio non c'erano (come minimo sarebbero serviti 10 miliardi delle vecchie Lire)...e le inchieste quindi rallentarono per diversi anni...e la vita con i suoi drammi quotidiani fece pian piano dimenticare Ustica.

Infatti soli due mesi dopo la tragedia di Ustica, un'altra tragedia insanguino' l'Italia...una tragedia, anzi una strage, destinata, come per la caduta del DC9, a restare un mistero e una brutta vergogna italiana, dove la verità forse non si saprà mai: la STRAGE della STAZIONE DI BOLOGNA del 2 agosto 1980.

Comunque  le commissioni ministeriali e dei giudici smentiscono l'ipotesi di cedimento strutturale del DC9 (anche i militari furono poi costretti ad abbandonare almeno momentaneamente l'ipotesi del cedimento strutturale... ma negarono sempre l'ipotesi missile ).

Ecco comunque che il 18/7 successe un atro fatto: sui monti calabresi si ritrovò il relitto di un mig 23 libico e il cadavere di un pilota. Scatola nera danneggiata. Cosa significa?
La Libbia stessa spiega che era un pilota in volo ordinario che era un pilota persosi per via di un malore e poi precipitato.
Altri dicono che era un aereo cha dalla Libbia diretto, per manutenzione o altro, in Jugoslavia servendosi anche di appoggi presenti in Italia...con l'appoggio dei nostri servizi segreti.

Altro fatto strano: da una base militare italiana di Grosseto, si levano in volo due caccia F 104 che vedendo movimenti pericolosissimi nei cieli di quella sera maledetta, rientrano alla base e immediatamente emisero segnale di pericolo massimo codice "7300". Perché? Cosa videro?
Nessuno puo' piu' saperlo... i due morirono nell'agosto del 1988 nella tragedia delle freccie tricolori in Germania dell'ovest a Ramstein.

Inoltre il fatto dei caccia italiani decollati da Grosseto non fu molto considerata all'epoca, ma venne analizzata come fatto importante solo nelle inchieste successive al recupero del relitto!
Infatti politicamente nessuno si mosse seriamente per far luce sull'evento. E i soldi per recuperare i relitti non c'erano. Solo con i relitti in mano si sarebbe potuto dire qualcosa di piu' sull'ipotesi missile o sull'ipotesi bomba a bordo.

Nel 1986 con il capo del Governo on. Bettino Craxi e con il Presidente della Repubblica Cossiga, a seguito di un'istanza piena di tristezza e delusione del comitato parenti delle vittime di quella tragedia, le indagini riprendono. Infatti si trovano gli stanziamenti di bilancio e il recupero verrà effettuato.  Ma meglio parlare di questo primo recupero (a cui ne seguirà un secondo) che non fu così felice...e del relitto del mig 23 rinvenuto sulla Sila, solo dopo aver fatto un quadro d'insieme di cio' che era il mondo in quel periodo.

Perché, quale era lo SCENARIO PLANETARIO POLITICO in quell'estate del 1980?
Tensione... anzi quasi guerra. Guerra che da fredda, per alcune nazioni stava diventando "calda" avverandosi in termini di scontri militari.
Ricordiamoci che inoltre l' URSS aveva invaso l'Afganistan (il paese del medio oriente all'epoca piu' ricco di petrolio) nel 1979 e che in Iran una rivolta pro ayatollah aveva causato morti civili e la cattura di alcuni diplomatici USA che si trovavano in quel paese.
Ma il problema numero uno, con cui gli USA e la Francia dovevano fare conto ogni santo giorno, era la Libbia.
In Libbia il Colonnello Gheddafi stava perpetrando un progetto anti-colonialista e anti-Israele, che prevedeva la futura realizzazione di un unione in un UNICO STATO dei vari stati arabi, che lasciava presagire tensioni sul fronte del prezzo del petrolio (vero carburante e motore del benessere del pianeta, ancora oggi dato che di energie alternative se ne parla solo e se utilizza ancor meno di quel che se ne parla) vedendo quindi come nemici l'occidente e in primis gli Stati Uniti.
La crisi ebbe l'apice nei confronti della Francia: la Libbia infatti fomentava la caduta del governo filo-francese del Ciad e l'invasione se non militare, ma di fatto e di influenza politica, di una regione a nord di quello Stato africano, una regione guarda caso che nascondeva nei suoi altipiani immense riserve di uranio (e tutti sanno a cosa serve l'uranio...no?).
Intanto Egitto e Israele fanno la pace (Camp David 1979)...e la Libbia non ci sta...ma questa volta esagera! Minaccia addirittura di colpire con i missili scud l'Egitto.
La Libbia non va scordato, era appoggiata dall'URSS in quell'assurdo gioco di potere che era la logica della guerra fredda.
E l'Italia? Ufficialemente è affiliata alla NATO ed è (per nostra fortuna) nel blocco occidentale, ma spesso allaccia alleanze privilegiate con le nazioni arabe e specie con l'alleato economico numero uno di quell'area: la Libbia (indispensabile fornitrice di materie prime per il nostro progresso capitalistico industriale, insomma all'epoca giravano interessi economici enormi che ci legavano mani e piedi, - o meglio FIAT, Montedison e mercato immobiliare -  a Gheddafi).
Il mediterraneo e spesso i paesi "satellite" o "cuscinetto" erano teatro di prove di forza, di minacce, di blocchi da parte di USA e URSS. Erano un "campo di prova".
A questo punto accade che, dietro la copertura di una finta esercitazione, gli USA compiono manovre aeree con caccia bombardieri in Egitto: in verità si sta preparando probabilmente un piano di attacco con i mig egiziani (istruiti dagli stessi USA) contro la Libbia e la conseguente confisca dei pozzi di petrolio libico (un po' come era l'occupazione russa in Afganistan – en passant, il buon vecchio Bin Laden, quel maiale sanguinario e oscurantista che vorrebbe vedere le genti dell'occidente appecoronate al suolo come bestie una volta al giorno, tutti i giorni, a pregare in direzione della Mecca; ebbene il nostro amico Bin altri non fu che una pedina importante all'epoca per gli USA: egli si puo' dire che nacque come "personaggio che conta a livello politico" proprio in quel frangente e proprio grazie agli USA; egli fu armato e spalleggiato dalla CIA, per ovvi motivi che lo vedevano come un leader adatto ad organizzare la guerriglia afgana a suon d propaganda e cocaina, contro l'arci nemico invasore URSS.)
Comunque, dato lo scenario "movimentato" anzi teso, del mondo, quel giugno 1980, probabilmente tra USA, Francia e Libbia ci fu la guerra... duro' pochi istanti, fu uno scontro tra caccia militari NATO e francesi da un lato e libico dall'altro...

Torniamo a Ustica. Questo scenario è coerente col fatto che probabilmente  quella sera il DC9 non era solo nei cieli di Ustica e (se non fossero bastate le poche e frammentarie tracce radar reperite, ma comunque eloquenti dalla prima commissione d'inchiesta affidata ad esperti americani preparatissimi in tragedie aeree, che confermo' comunque che nel cielo volvavano altri velivoli senza transponder,  e che l'aereo cadde probabilmente colpito da un missile o da un altro aereo, in un conflitto che per errore lo coinvolse) indirettamente lo confermerebbe anche un ritrovamento molto particolare...bene possiamo riprendere da dove ci siam fermati prima: il ritrovamento del mig 23 il 18/7 sulle montagne calabre della Sila.
La Libbia aveva in dotazione dei mig 23 che sostavano in Jugoslavia (pese satellite dell'URSS) per manutenzioni. Il tragitto per far arrivare da Tunisi alla base jugoslava i propri mig, rispettando gli spazi aerei imposti dai trattati internazionali, non era dei piu' agevoli.
L'Italia però permetteva invece di far transitare nel proprio spazio aereo i libici per questi voli militari, di modo che le rotte tagliassero direttamente gli Appennini, passando ATTENZIONE, vicini alle basi francesi (in Corsica), e in quelle USA nel Tirreno, e questo non era certo accolto con gioia e mazzi di fiori dagli alleati NATO. (bene! Abbiamo quindi: USA e Francia, con le loro basi del mediterraneo da un lato, e i mig libici, dall'altro, che possono sorvolare queste zone off-limits...grazie all'amicizia privilegiata con l'Italia; e stanti i rapporti tra Gheddafi – nemico numero uno per Regan e per la Francia – la cosa, lo si capisce bene, non era delle piu' idilliache per i rapporti tra il nostro paese e gli alleati NATO...anzi...!)

Altro fatto, ricordiamolo e approfondiamolo: il 18/7 viene ritrovato un rottame di un mig libico precipitato in Calabria sulla Sila.
Le autorità dichiarano che quel mig sia in effetti precipitato quel giorno.
I sospetti sono che quell'aeroplano fosse in realtà precipitato la stessa notte della strage di Ustica, infatti il cadavere del pilota è (dalle autopsie) in stato di decomposizione da 22  giorni. Ovvero il cadavere fu tale da 22 giorni, ossia dalla sera della tragedia. Il mig precipito' circa 22 giorni prima, cioè la sera del disastro aereo, e il pilota mori' quella notte stessa.
I medici dopo l'esito dell'autopsia pero' ritrattarono tutto  e cambiarono il referto delle loro analisi!
Post-datarono la data della morte al giorno del ritrovamento stesso!
Il responsabile CIA a Roma inoltre ha dichiarato che dei suoi uomini andarono a fare un sopralluogo sulla Sila, nei pressi del mig precipitato, ben 4 giorni prima della data ufficiale di ritrovamento.
Ovviamente i vertici dell'aeronautica militare e dei servizi di sicurezza militare italiani per bocca di generali, alti dirigenti e altri col doppio petto incravattato e pieno di stelline, hanno sempre negato: il mig, per loro, precipitò solo il 18/7 e non 22 giorni prima.

Ricordate quando si disse che alcune commissioni iniziarono anche a prendere in considerazione l'ipotesi della bomba a bordo? Su questo punto emergono altre ipotesi davvero incredibili e piu' che vergognose! I comitati di controllo dei servizi segreti (cis e cesis) informarono il ministro dell'industria della possiblità che la strage di Ustica non fosse altro che la conseguenza di una bomba (spie Libiche, che avevano per nostra stessa volontà, libertà massima di movimento a Bologna? Terrorismo di estrema destra?) e che il secondo atto non fu altro che la nota strage della stazione di Bologna avvenuta proprio nell'agosto del 1980.
Infatti la Libbia non era felice del fatto che l'Italia avesse firmato un trattato con Malta (caso guarda la firma avvenne il giorno in cui alle 10.25 una bomba sconvolse Bologna e l'Italia intera) che avrebbe portato ad un ridimensionamento enorme dell'ingerenza militare libica nel mediterraneo e in Italia stessa.
Allora ricapitoliamo, prima USTICA e dopo due mesi (nell'agosto) la strage della STAZIONE DI BOLOGNA: dobbiam ringraziare i Libici per questo? Quindi due attentati libici, prima Ustica e poi Bologna tanto per rimarcare e togliere ogni equivoco al messaggio che volevano dare al nostro paese? (ricordiamoci ripeto che comunque alcune commissioni di inchiesta avevano cambiato idea sul missile e appoggiavano la tesi della bomba a bordo).

Ma forse queste sono solo illazioni...e potrebbe confrermarlo in  un'intervista lo stesso Gheddafi: egli ammetterà di essere stato coinvolto (come capo di Stato) in due disastri aerei (comunque NON italiani, di cui uno nel Ciad) facendo sapere al mondo - per chi ancora non lo sapesse - quale razza di maiale macellaio fosse;  ma su Ustica disse e dirà sempre: "in questa storia, io sono vittima quanto gli italiani".

Ma se così fu, allora un'altra ombra davvero agghiacciante si stende sul panorama delle ricostruzioni: l'ipotesi cioè che la strage di Bologna non fosse altro che un attentato di Stato, proprio due mesi dopo Ustica, per dirottare l'opinione pubblica e insabbiare e deviare le indagini da questo caso, facendo allontanare la verità e dando all'aeronautica militare italiana, alla politica, ai servizi segreti deviati, qualche tempo affinché l'opera istituzionale di insabbiatura fosse organizzata e completa!
Non bisogna pero' scordare che si era appena usciti dagli anni 70, dagli anni del terrorismo, dagli anni della tensione e del piombo che insanguinarono la nostra storia recente. Poi se davvero fosse vera questa ipotesi incredibile e criminale dell'attentato di Stato perpetrato da s.i.s.d.e.  deviato (cioè legato alla P2, a politici potenti, a interessi enormi ecc ecc.), con l'aiuto di eversione (cioè i brigatisti rossi e neri) e della criminalità organizzata (la cara vecchia mafia e le forme di "industria" del crimine che chissà perché in Italia non sono mai state davvero attaccate e sradicate, mai!)... beh sarebbe da fare un colpo di Stato domani stesso, mandando al muro gente che ha sempre negato tutto con i suoi laconici sorrisetti e le sue frasi pronunciate come se si trattasse di ovvietà logiche autoevidenti quasi a voler istillare a chi ascoltava l'idea che ogni altra ipotesi, al di là di quella ufficiale, non fosse altro che un delirio mentale e fantascientifico. (se fosse eh! Mica m voglio beccare denunce ... ma nessuno saprà mai com'è o come non è! D'altronde in Italia la storia insegna...prendete ad esempio la morte del giornalista Mino Pecorelli e le sentenze ultime ... si evince che certe cose non vanno nemmeno pensate! Per chi non lo ricorda, Pecorelli era un uomo dei giornali che preparava articoli scottanti sui rapporti tra VATICANO, MAFIA e POLITICA, e che fu assassinato negli anni 80. L'on. Sen. Andreotti in un processo per mafia fu imputato come mandante, ma fu poi assolto di recente, a fine 90 mi pare.).

Allora torniamo al tema centrale: Ustica.
Siamo arrivati a commissioni d'inchiesta impantanate e intanto non si contano le pressioni della politica, le denunce pesanti dei servizi segreti e dell'aeronautica contro giornali e giornalisti che indagavano al caso, il corriere della sera e altre testate di sinistra su tutte.
Bene, sotto il governo Craxi (quasi 10 anni dopo la notte della tragedia! 10 lunghi anni per via della mancanza dei miliardi di lire necessari ad attuare un simile progetto, unita alla non ferma volontà politica di porre in essere l'impresa, evidentemente) il reperimento del DC9, abbiamo detto, che è deciso.
I lavori iniziano ma sono impossibili da effettuare in tempi brevi. Chi se ne occupo'?
L'affidataria fu una ditta francese (ATTENZIONE: questa ditta era notoriamente legata ai servizi segreti francesi.... ricordate i nostri cugini francesi e le loro beghe con Gheddafi?).
I risultati? Si ritrovo' solo una scatola nera, e non tutti i "pezzi" dell'aereo. Qualche tempo dopo (montarono le polemiche) la missioni di ripescare cio' che davvero stava la sotto i 3.700 metri di acqua del Tirreno, fu affidata allora ad una ditta inglese.
Risultato? Questa volta da quel cimitero marino emersero un pezzo di serbatoio ausiliario di un caccia da combattimento e due salvagente militari, in dotazione ai piloti di caccia...

1988. Telefono Giallo. Ricordate Augias e qsto programma antesignano del "chi l'ha visto"? ecco...una sera, in uno speciale su Ustica, arriva una telefonata strana...anzi inquietante: l'anonimo dice di essere un militare che quella sera vide nei radar altri segnali oltre al DC9, ma gli fu ordinato da ufficiali dei servizi segreti di "starsene zitti tutti".

Parte un'altra inchiesta avviata dal giudice Borsellino (si, il martire della giustizia ucciso nel 92 dalla mafia/politica) che intima la consegna dei documenti del radar militare di Marsala.

Accadde l'insperato: un militare presente la notte della sciagura parla, il Maresciallo Luciano Carico dice di aver visto due tracce allineate ... insomma il DC9 , poco dopo scomparso, e un altro oggetto non identificato.

Inoltre si riaprono le indagini del giudice Rosario Priore: si scopre che altri radar avevano in copertura la zona aerea della tragedia. I registri vengono subito richiesti a queste basi militari. Alle istanze dei giudici i registri forniti da alcune basi non presentano alcuna stranezza ovviamente: tutto regolare. Un registro di una base radar addirittura manca della pagina del 27/6/1980  ...strappata! Altri basi radar invece non forniscono nulla poiché non hanno piu' i documenti in disponibilità. E comunque nessuno (viene ripetuto) ha notato nulla di strano quella notte!
Lo stesso risponderà la marina americana a cui si tento' di chiedere ancora i tracciati della Saratoga, stanziata nel golfo di Napoli quella sera dell'80: i documenti della portaerei Saratoga non sono piu' disponibili e li ha in custodia la fanteria di terra...risultano ovviamente introvabili!

Vengono trovati pero' dei tabulati in un centro radar. Confermano che un altro aereo arrivo' da ovest (dalla Francia o dalle basi della Corsica francesi quindi!) sul DC9.
E il radar di Siracusa? Era spento...! Bene ma allora nessuna esercitazione nei radar di Marsala poteva essere fatta! Infatti la zona (visto che il radar di Siracusa era inattivo) doveva per forza essere coperta da Marsala! Ecco un altro elemento per ritenere una fandonia bella e buona la storiella dell'esercitazione radar e dei radar spenti a Marsala, proprio nell'arco di tempo incriminato della notte del 27/6/1980.

Ricordate poi quei due F 104 italiani levati in volo e che spiccarono il codice 7300 di massima allerta? Viene fuori che dopo il loro rientro si levarono in volo altri velivoli ma senza transponder, quindi impossibili da riconoscere, partiti da Grosseto ed inoltre ci sono altri aerei dalla Corsica e un caccia che decolla da Sigonella (base USA in Italia).

In realtà non sono fatti nuovi, e l'aeronautica continuerà a dichiarare che non ci fu comunque nessuna attività radar (il radar di Ciampino funzionava male!) nel raggio di 50 km dalla sciagura del DC9, inoltre tutti questi elementi erano stati messi a disposizione dei giudici già da quell'estate dell'80.

Viene pero' a galla una registrazione importantissima; una registrazione automatica che un centro radar contattato da Ciampino quando il DC9 sparì dai tracciati. Una registrazione automatica (il canale per errore era rimasto aperto) che incastra alcuni operativi di alcune basi radar.
E cosa si dissero i militari dell'aeronautica in questa conversazione?
Parlano di Ambasciata americana, di attendere istruzioni ed informazioni sul da farsi dagli USA.
Altre registrazioni tra militari addetti ai radar di Marsala parlano compiaciute di alcune dinamiche "particolari" viste nei tracciati, commentando le acrobazie dei caccia con frasi del tipo: "guarda ke sorpasso!" " Aho ha fatto il salto del canguro!"  e poi...al radar di Grosseto: " Ma poi ke cadesse! Azz non me l'aspettavo proprio...." " eh..ma sai anche te come vanno le cose... e poi che vuoi che faccia il Governo quando ci sono gli americani di mezzo...! ?"  " è scoppiato in volo".
Altri dicono " io stavo pure ipotizzando una collisione!" e poi parlano di aerei americani che affollano la zona...

C'è un'altra testimonianza autorevole ed importante; quella del Generale dei Carabinieri Luigi Bozzo. Bozzo era il braccio destro del Generale Dalla Chiesa. Quella sera del 27/6/1980 si trovava in vacanza con la famiglia in Corsica, proprio vicino alle basi aeree francesi. Ovviamente la Francia (cosi come gli USA e la stessa Italia – per bocca delle rispettive aeronautiche militari) disse sempre che nessun volo era stato compiuto quella notte. Anzi disse che le basi in Corsica erano non operative dalle 17.00 di pomeriggio. Bene, Bozzo invece racconta un'altra storia...una storia fatta di ore ed ore di decolli e movimentazioni di caccia militari dalla base in Corsica, protrattisi fino anche alle 2.00 passate della notte.

E quindi? E oggi? Oggi a cosa siamo arrivati? Morti e morti sospette, una quindicina (finte impiccagioni, suicidi improbabili...) di dipendenti militari dei vari radar in servizio quella sera o che comunque sapevano qualcosa, si susseguirono in questi vent'anni di buio e di dimenticanza dei fatti se non quando di vero e proprio sviamento dei fatti, gente che telefona a trasmissioni tv e dichiara rivelazioni in incognito..., Francesi e USA che ufficialmente dicono di avere tracciati radar non funzionanti a pieno regime o comunque avvallano le conclusioni della nostra aeronautica: nulla di strano nel raggio di 50 km dal cedimento del DC9.
Il giudice istruttore di Roma che dopo un'inchiesta durata decenni arriva nel 99 a condannare per alto tradimento verso lo Stato pezzi grossi dell'aeronautica, e a chiudere la pratica perché i mandanti sono ignoti, ma facendo emergere le grosse responsabilità della nostra aeronautica. Sembrava la svolta.
Una nuova commissione parlamentare addirittura concluse l'inchiesta su Ustica denunciando nel suo dossier "l'82esima vittima": cioè l'aeronautica militare...vittima perché infangata da questi anni di sviamenti occulti della verità!

Invece? Invece nel 2005 la Cassazione chiude il caso e assolve dalle imputazioni i vertici (piu' solo due ancora in vita) dell'aeronautica militare.

Insomma la magistratura non avrebbe potuto fare altro. La verità è stata celata a tutti, e i giudici si sono trovati senza elementi per ricostruire una qualche verità processuale, senza prove concrete, ma pieni di indizi e di ipotesi.

La verità giudiziaria è che non esiste una verità accertata.

La verità ufficiale invece lascia aperti dubbi, rancore e delusione verso chi dovrebbe rappresentarci e proteggerci mentre per vent'anni ci ha privato tutti della giustizia per quelle povere 80 e passa vittime innocenti.
I poteri forti la stessa politica non ha fatto altro se non oscurare la vicenda, probabilmente viene da pensare, ordinando uccisioni di stato di chi sapeva e poteva parlare, per mano dei nostri servizi di sicurezza, oppure allestendo ridicoli tentativi di arrivare al bandolo della matassa con commissioni di inchiesta in cui alla fine (e senza l'effettiva presenza del relitto) spesso i periti cambiavano idea all'ultimo momento e bocciavano la tesi "missile" in favore della tesi "bomba" o di quella "cedimento strutturale".


Insomma una delle ipotesi che è verosimile ma comunque indimostrabile in modo definitivo è questa (ipotesi proposta da uno degli ultimi film sul fatto):

USA e Francia  stavano preparando un attentato a Gheddafi che incrociava proprio la rotta "ambra" del DC9.
Improvvisamente il Tubolev del Libico cambia rotta (avvisato dai nostri servizi segreti, per volere di Cossiga stesso ipotizzano alcuni!)...e al punto di incontro fatidico quindi manca all'appello: l'attentato al dittatore libico salta all'ultimo minuto insomma.
Il ritardo di due ore del nostro DC9 fu una coincidenza tragica: si ritrovò cioè nel punto giusto al momento sbagliato!
Il mig 23 con livrea libica (probabilmente un caccia francese sotto copertura, o un traditore Libico – insomma quello ritrovato nella Silla) non puo' piu' tirare giu' Gheddafi... quindi si affianca al DC9 per coprire il suo rientro.

Ma USA e Francia avrebbero lasciato vivo l'esecutore designato dell'attentato anche se di attentato fallito si trattava? Sapeva troppo...era "comprabile" (nella loro logica i soldi non comprano tutto in fondo? )...insomma era scomodo e già era stato quindi predisposto un piano per abbatterlo. Cosi fu. Un caccia francese (coperto e supportato da uno degli aerei-radar americani) si lancia all'inseguimento del mig (che si fa scudo del DC9), lancia il missile e aggira la loro rotta virando e poi la incrocia per rientrare in Corsica...risultato cadono entrambi: mig 23 e DC9; ovvero il pilota che avrebbe dovuto uccidere Gheddafi e le 81 persone italiane del volo Bologna-Palermo.

Addirittura si disse che lo sgarbo dei nostri servizi segreti (che avvisarono appunto Gheddafi permettendogli all'ultimo di salvarsi la vita) fu restituito dagli "alleati NATO" con l'abbattimento del volo civile... fanta politica .... forse...

Ad oggi nessuno ha ancora parlato chiaro. I transponder degli oggetti in volo quella notte erano spenti e nessuno puo' convalidare questa ipotesi (anche se appare quella piu' credibile e che giustifico' questo atteggiamento vergognoso da parte dei governi e dell'aeronautica italiana, sullo sviamento delle indagini).
Insomma aerei NATO che giocarono alla guerra nel risiko degli anni 80 fatto di petrolio, tensioni e sempre presente guerra fredda. Ma nessuno lo saprà mai con certezza.


Questo, assieme alle stragi "terroristiche", assieme alla mafia sono le vergogne del nostro paese. Vergogne che ancora oggi non hanno nomi e volti.
when LHCb sees
where the antimatter's gone
ALICE looks at collisions
of lead ions.
CMS and ATLAS are two of a kind
they're lookin' for whatever
new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
and the things that it discovers
will rock you in the head!

foxinho

ho visto lo special di blu notte sull'argomento, come al solito ci siamo dimostrati perfettamente itaGliani... :dots: