Arriva la Legge Bavaglio? Anche Wikipedia protesta!

Aperto da Tommy El Fighet, Ottobre 05, 2011, 04:42:13 AM

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Tommy El Fighet

Mentre Nonciclopedia riapre, la versione italiana di Wikipedia prende posizione e scende in campo contro la norma "ammazza blog" (il comma 29 del Decreto Legge Intercettazioni) che il Governo si appresta a varare, anche a colpi di Fiducia.
La famosa enciclopedia libera (ma forse non più in Italia), ha comunicato ieri la chiusura provvisoria in segno di protesta. E' una mossa preventiva, un bavaglio di protesta che rende evidente cosa potrebbe succedere se la cosidetta legge bavaglio da queste ore alla Camera, diventasse legge dello Stato.
Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) recita: «Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Essendo Wikipedia di natura neutrale ed imparziale, la sua protesta non vuole avere una connotazione politica, ma semplicemente imporsi contro una norma che eliminerebbe la libera informazione (su cui si basa anche questo sito) a prescindere da quale partito politico voglia vararla. La sciagurata norma è di fatto un madornale e compromettente passo all'indietro, ed in questo caso varrebbe la pena ripassare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo Articolo 27: «Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»

Riporto integralmente qui sotto il messaggio pubblicato sul sito di Wikipedia, che si può leggere nel momento in cui si tenta di aprirne un qualsiasi articolo in lingua italiana.
CitazioneCara lettrice, caro lettore,
in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue, che può essere consultata in qualunque momento senza spendere nulla.
Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.
Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.
Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.
Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?

Gli utenti di Wikipedia
:vergogna: :vergogna: :vergogna:

DjMonak

#1
Ci riprovano, è l'ennesimo tentativo.
Le intercettazioni di questo periodo, la raccolta firme per i referendum (quasi del tutto ignorati dalle TV, ma in compenso, molto pubblicizzati su Internet) hanno insegnato ai nostri politicanti che la rete sta bypassando la televisione e quindi adesso, il governo (specialmente sapendo chi è il capo  ::)) sta provando ad ammazzare un'altra volta il libero pensiero, in modo da avere il monopolio assoluto sulle informazioni.
Intendiamoci: non che io ne sia stupito: da questa banda di criminali il cui capo è ormai alla frutta, mi aspetto di tutto e di più: quando uno è disperato, è disposto a tutto pur di salvarsi la pelle, sono cose che penso e dico da tempo.

Mi fa piacere che, ad aprire un topic simile, sia stata una persona che in passato questo governo l'ha difeso anche strenuamente: per carità, buon segno, eh!
Allora, Tomaso (innanzitutto, ben tornato), che succede? Ci stiamo svegliando?  8)
Se vuoi, firma qua

Spider Jerusalem

#2
Il DDL e' stato modificato: riguardera' soltanto le pubblicazioni periodiche.Cio' non toglie che sia una porcata.

EDIT: dalla home page di Wikipedia italiana:

Il 4, 5 e 6 ottobre 2011 gli utenti di Wikipedia in lingua italiana hanno ritenuto necessario oscurare le voci dell'enciclopedia per sottolineare che un disegno di legge in fase di approvazione alla Camera potrebbe minare alla base la neutralità di Wikipedia.
(qui il testo approvato dalla Camera dei deputati l'11 giugno 2009, poi modificato dal Senato il 10 giugno 2010; qui gli emendamenti)

Sono stati proposti degli emendamenti, ma le modifiche al disegno di legge non sono ancora state approvate in via definitiva. Non sappiamo, quindi, se sia ormai scongiurata l'approvazione della norma nella sua formulazione originaria, approvazione che vanificherebbe gran parte del lavoro fatto su Wikipedia.

Grazie a chi ha supportato la nostra iniziativa, tesa esclusivamente alla salvaguardia di un sapere libero e neutrale.