Piccola Guida Per Il Lavaggio Sicuro Ed Efficace Del Vinile..

Aperto da PBLMX, Maggio 07, 2014, 16:01:21 PM

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PBLMX

..... Per chiunque passi ancora da questo forum... di sovente oppure, per motivi vari, ormai davvero raramente....... (come il sottoscritto)  :D

                                                                     *********************

Premetto che questa piccola guida nasce oltre dalla passione per il vinile, da esperienza personale e da metodi e notizie lette e sentite qua e là negli anni, quindi sperimentate, miscelate a modo mio tra loro e messe poi in pratica secondo la modalità e l'ordine che piu mi hanno dato soddisfazione ed eccellenza nel risultato! ( E poi da una sana oretta di fancazzismo per scriverla :-)

In realtà non ci dovrebbe esser mai bisogno di lavare un disco, se questo infatti è usato e conservato nel modo corretto non si sporcherà mai a tal punto da aver necessità di un lavaggio vero e proprio come descritto di seguito. Il nemico dei dischi infatti non è la polvere che si cala nel momento in cui si tira fuori dalla copertina o la "ditata" che si lascia maneggiandolo sul piatto; la polvere che si appicica per elettrostaticità viene via con un colpo di panno, la ditata appena fatta, ugualmente; il problema nasce quando polverosi dischi, magari anche ricchi di ditate o impronte di manacce luride vengono lasciati a "maturare" anni nei loro scaffali ancor peggio se in ambienti umidi o  caldo / umidi dove in breve ciò che accade è questo; polvere accumulata in anni e umidità formano una patina secca sul vinile, la complicita della carta della copertina o della busta interna a contatto, attaccata da umidità e muffe peggiora ancor di piu la situazione, il grasso di impronte e ditate varie lasciate a seccare per anni diventano crosta.. A questo punto un disco senza un graffio, diventa una friggitrice gracchiante inascoltabile e all'apparenza da buttare via senza un ottimo lavaggio.

Per quanto riguarda il mio caso personale, il problema dei vinili sporchi è nato negli acquisti in seconda mano... Infatti sui miei non ho MAI avuto necessità di lavarne uno, in quanto ripeto se tenuti ed usati bene, continueranno a suonare sempre in maniera pulita e limpida come fossero ancora nuovi! Ho a casa alcune migliaia di dischi e ne ho comprati e ne continuo a comprare anche una marea usati, ed è proprio su una buona parte di questi ultimi che effettuo il lavaggio; ne ho lavati diverse centinaia negli anni e posso quindi sentenziare che questo mio metodo, se seguito alla lettera funziona davvero ottimamente a dispetto di ogni macchina lavadischi da migliaia di Euro o anche di macchine meno dispendiose e oneste come la Knosti dalla quale ho rubato un po di tecnica.. :-)

Dopo aver ripetuto che il lavaggio che vado a descrivere è necessario solo su dischi abbastanza sporchi e che in tutti gli altri casi di leggero sporco superficiale o ditate basta un panno in microfibra magari leggerissimamente "spruzzato" con QUASAR vetri (composto da alcool isopropilico) evitando prodotti appositi decantati come miracolosi e costosissimi che tanto alla fine son composti semplicemente appunto da alcool isopropilico, vado ad elencarvi i pochi e modesti strumenti che vi serviranno per mettere in pratica il tutto:


1) 1 panno morbido pulito,senza troppe pretese l'importante non graffi in nessun modo il disco.


2) Alcuni panni in microfibra lisci per pulire le lenti degli occhiali. (Nei negozi di ottica li regalano)


3) QUASAR vetri, lo si trova al supermercato per un paio di euro, è un detergente per i vetri ma è ottimo per i dischi  perchè a differenza di altri è quasi totalmente composto da alcool isopropilico, evapora all'istante, non danneggia il vinile non lascia aloni o macchie.


4) Detersivo LIQUIDO per i piatti, NON per lavastoviglie, NON per bucato o simili, NON con addittivi particolari, NON con chissà quale forza sgrassante sovrannaturale, semplice detersivo per lavare i piatti assolutamente liquido e anche meglio se non colorato.
(Non uso il sapone liquido neutro come fanno molti, in quanto a mio avviso il detersivo per i piatti  ha un migliore potere sgrassante ed è molto piu facile da sciacquar via grazie ai tensioattivi.)


5) Spugnetta per lavare i piatti di quelle classiche gialle e verdi, dalla parte gialla morbide, dalla parte verde ruvide (ovviamente a noi servira solo la parte gialla morbida spero sia ovvio).



6) Un normalissimo... pennello da barba! Le setole fitte, sottili e morbide al punto giusto rendono assolutamente ideale questo oggetto allo scopo!


7) Una bacinella del diametro di almeno 40 cm, alta almeno 15, riempita con acqua moderatamente calda (ne tiepida ne tremendamente bollente) ad un livello di circa 10 cm.




8 ) Un'altra bacinella riempita allo stesso livello ma con acqua distillata o demineralizzata (è quella usata per i ferri da stiro e la potete trovare al supermercato in piccole taniche da alcuni litri per un paio di euro). (Questo passaggio è comunque a vostra discrezione e vi spiegherò in seguito il perchè.)


9) 2 panni antistatici morbidi con struttura a nido d'ape oppure lineare con misura almeno 30 x 30 cm (si trovano alla LIDL per qualche euro e son di colore celeste) un esempio in foto (no panni di cotone o simili che lasciano residui o pelucchi)
2 X


Nota: attenzione nell'acquistare panni e pannetti a non incappare in quelli pretrattati inumiditi con detergenti o simili!!!

10) Phon asciugacapelli.


11) Sarà buona norma dopo il lavaggio utilizzare una busta interna nuova per non rimettere il disco a contatto con la vecchia carta e comunque passar anche uno straccio asciutto internamente alla copertina per eliminare polvere e residui depositati sul cartoncino di cui è composta quest'ultima..
Le buste interne sono in vendita a pacchi su ebay oppure, avendo solo semplice funzione di rivestimento interno della copertina potete costruirvele da voi con un po di semplice inventiva utilizzando 2 fogli formato A3* (con una risma ci fate 250 vinili!) o ancor meglio un rotolo di carta per plotter di misura 60 centimetri x 50 metri* (e con un rotolo ci fate circa 160 vinili)
*N.B . I fogli o il rotolo devono essere ovviamente di normale carta naturale da ufficio per stampanti, fotocopiatori o plotter per intenderci e consiglio vivamente di ottima qualità marchiati acid free e a lunga durata; state assolutamente alla larga da fogli di carta chimica / termica ecc.. Pena macchie e deposito sui vinili di residui dannosi e particolarmente difficili da mandar via.





Detto questo passo a descrivervi i vari punti che posson sembrare inizialmente macchinosi a prima lettura, ma vi assicuro una volta lavati i primi dischi, il tutto vi verrà facile, meccanico e veloce, e sarete appagati dai sicuri ottimi risultati.

                                                                      DISCLAIMER

Non mi assumo ad ogni modo responsabilità per danni o conseguenze negative, questo è solo un rimedio casalingo che a me ha sempre dato ottimi risultati su parecchie centinaia di dischi che ho lavato, ragion per cui ho deciso di condividerlo. Voglio tuttavia sottolineare che non ho mai avuto occasione di lavare dischi antichi (nel vero senso della parola), vecchie stampe d'epoca  tipo in gommalacca antecedenti al PVC ecc.. Quindi non posso pronunciarmi sui risultati a tal proposito, in quanto dischi  tali potrebbero subire danni poichè composti da materiali piu' delicati o obsoleti.
Inoltre questo metodo garantisce risultati su dischi si molto sporchi, ma che si tratti di sporco che non abbia danneggiato il vinile stesso; quindi se il disco è graffiato, se sul disco si è versata colla o qualsiasi materiale che attaccandosi sia diventato parte integrante del vinile, acido, materiale corrosivo, vi è caduto il disco nel fuoco, lo avete fatto esplodere e poi ve ne siete pentiti ecc..,  beh allora questo metodo non funzionerà..
:)

- Per la cronaca la mia maggiore esperienza di lavaggi si basa su dischi mix stampati negli ultimi 25 anni ed anche alcuni L.P. 80 / 90. - (1990/2014 circa)

                                                                    PROCEDURA:

1. SPOLVERATA: Spolverare delicatamente il disco con il panno morbido (oggetto 1) seguendo il verso dei solchi; quest'operazione banale (e acusticamente quasi inutile in casi di dischi davvero sporchi) risulterà utilissima per rimuovere la polvere o eventuali particelle non incrostate sul disco ed evitare cosi che queste si amalgamino a tutto il resto nelle successive operazioni.

2. PREPARAZIONE AL LAVAGGIO: Spruzzare in abbondanza il Quasar sulla superfice del disco (evitando di inondare anche l'etichetta). Distribuirlo quindi con il panno antistatico in microfibra per lenti (oggetto 2) con movimento circolare seguendo il verso dei solchi ; è importante usare solo questo tipo di panno ed evitare come la peste panni in cotone o simili che lasciano residui o pelucchi (i quali si andranno ad annidare nei solchi amalgamandosi al Quasar e rendendo le operazioni successive piu complesse e noiose). Il Quasar agirà da primo solvente per lo sporco; inizierà infatti a sciogliere polvere e grasso incrostato nei solchi preparandolo ad una più facile rimozione. Per far penetrare ancor meglio il Quasar nei solchi adoperare  il pennello da barba (oggetto 6) con movimenti circolari seguendo i solchi in senso antiorario ed in senso orario.
(L'errore di parecchi è limitarsi a spruzzare il prodotto sul disco lucidandolo poi con il panno antistatico e credendo cosi di aver effettuato ed ultimato una pulizia efficace; nulla di piu errato.. Infatti a livello visivo il disco tornerà sicuramente lucido, il Quasar è praticamente alcool isopropilico, lucida ed evapora senza lasciar tracce ma.... lo sporco disciolto, non avendo il disco una superfice liscia come quella di un compact disc non viene mica via attaccato al panno, ma rimarrà intrappolato nei solchi sottofroma di "fanghiglia" che una volta secca (pochi minuti) vi fara tornare al punto di partenza se non in una situazione ancor peggiore.)

3. LAVAGGIO: E' giunta l'ora delle operazioni di lavaggio vero è proprio;
Dopo aver ammorbidito la spugnetta per piatti (specialmente se nuova) con un pò d'acqua calda, lasciarla imbevuta per metà e distribuire sulla superfice morbida (ovviamente come già detto NON la superfice ruvida!!) un filo di detersivo liquido per i piatti (2 o 3 gocce) facendolo penetrare nella stessa fino ad ottenere una buona schiumosità; ora siete pronti per iniziare ad insaponare il disco passando con movimento circolare la spugnetta seguendo il verso dei solchi e lentamente spremendola per distribuire la schiuma sulla superfice del vinile.. esercitare anche pressione proprio come se si stessero lavando delle stoviglie da sgrassare e re inumidite la spugnetta di tanto in tanto per tenerla sempre bella schiumosa (anche qui cercare di evitar di bagnare eccessivamente l'etichetta se questo succede il metodo migliore per spostar la schiuma è soffiarla via verso la superfice del disco)... il detersivo asieme all'acqua moderatamente calda  imbevuta nella spugna darà la seconda mazzata per disciogliere definitivamente lo sporco precedentemente trattato con il Quasar. Fatto questo iniziare ad eseguire i soliti movimenti circolari con il pennello da barba; questa operazione grazie alle setole fitte e sottili al punto giusto del pennello farà emulsionare il detersivo ancor di più rendendolo l'operazione di discioglimento dello sporco più intensiva.
(Il passaggio con il Quasar può apparire inutile in quanto il detersivo potrebbe far tutto da sè, tuttavia io ho ottenuto dei risultati nettamente migliori con questo trattamento per i motivi citati nel punto 2)

4. IMMERSIONE: Dopo aver insaponato per bene e per intero entrambe le superfici del disco che saranno a questo punto coperte di schiuma arriva l'immersione nella bacinella d'acqua moderatamente calda preparata in precedenza (oggetto 7)
(perchè non direttamente un semplice risciacquo sotto acqua corrente evitando il noioso passaggio dell'immersione? La risposta sta nel fatto che la semplice acqua corrente non riesce a portar via ogni residuo di sporco disciolto dal detersivo ma ancora presente/intrappolato nei solchi; il metodo per distaccarlo completamente trova il suo punto di forza nell'immersione in acqua esattamente come accade nella lavadischi Knosti.)
Mantenendo il disco in verticale immergerlo dunque sino al bordo dell'etichetta (anche qui evitando il più possibile di bagnarla) ed utilizzare ancora una volta il pennello da barba, per andare avanti e indietro  con modesta pressione nella parte sommersa PERCORRENDO  IL VERSO DEI SOLCHI, quest'operazione farà in modo che le setole del pennello penetrino in questi ultimi staccando i residui di sporco che rimarranno nell'acqua della bacinella.
Ripetere quest'operazione piu volte e ovviamente da entrambi i lati, facendo roteare man mano il disco per farne passare all'immersione ogni parte della superfice.
(Si farebbe molto piu veloce immergendo il disco per intero ma ovviamente questo non si fa per salvaguardare ancora una volta l'etichetta; questa non è che abbia grandi capacita assorbenti o facilità al disincollaggio, viene infatti attaccata quando il vinile è appena uscito dalla pressa, ancora caldo, quindi è il materiale di cui è composto il disco stesso a fare da collante e noterete che leggere macchie d'acqua s'asciugheranno presto da sole senza lasciar alcuna traccia, tuttavia è pur sempre carta ed un immersione vera e propria potrebbe comunque fare dei danni seri come scolorire le stampe o gonfiare/rovinare la carta stessa, quindi per mio consiglio, meno acqua ci va a contatto meglio è!)

5. RISCIACQUO: Arriva adesso il risciacquo sotto l'acqua corrente e servirà ad eliminare ogni traccia di detersivo dal disco, operazione importantissima in quanto residui di quest'ultimo potrebbero nel tempo danneggiarlo; quindi con rubinetto aperto al massimo per un bel gettito potente ad acqua fredda o tiepida,  far roteare il disco lentamente sotto il gettito d'acqua,  piu volte e da entrambi i lati in modo che ogni residuo di detersivo/schiuma sia spazzato via ed ogni parte della superfice passi per bene sotto l'acqua. Assicurarsi che il disco sia risciacquato perfettamente su entrambi i lati. Far sgocciolare  e scuotere il disco per far venir via più acqua possibile dalla superficie.

6. ULTERIORE RISCIACQUO IN ACQUA DISTILLATA O DEMINERALIZZATA:
Nell'operazione di risciacquo si sente spesso che la regola sia utilizzare acqua distillata o demineralizzata, (quella usata per i ferri da stiro per intenderci)  ovvero esente da sali minerali che possano lasciar residui sul disco; in realtà effettuando un'ottima asciugatura come spiegato poi al punto 7, questo rischio è facilmente scongiurabile e a me non s'è mai manifestata in centinaia e centinaia di dischi lavati, nemmeno l'ombra del problema e ne son la prova dischi lavati anche parecchi anni fa che suonano oggi come fossero nuovi di zecca.
Tuttavia se l'acqua del vostro rubinetto è parecchio calcarea (o volete essere particolarmente precisi) è buona norma, dopo aver effettuato il risciacquo al punto 5, far passare  il disco per la bacinella di acqua distillata o demineralizzata (oggetto 8 ) per "risciacquarlo ulteriormente" dall'acqua calcarea. Immergetelo verticalmente fino al bordo dell'etichetta e fatelo roteare un paio di volte per far passare all'immersione ogni parte della superfice. Fate sgocciolare e scuotete il disco per facilitare la successiva operazione di asciugatura.
L'acqua distillata o demineralizzata come già detto la potete trovare in tanichette da  2 o 3 litri al supermercato per qualche euro, e vi durerà parecchio in quanto servirà a "risciacquare" i dischi gia perfettamente lavati e privi di detersivo, quindi sarà riutilizzabile per parecchi cicli.

7. ASCIUGATURA:  Quest' è un'operazione ugualmente  importante e serve a non far asciugare l'acqua da sola sul disco evitando quindi che rimangano macchie o peggio, in caso di acque molto calcaree residui spiacevoli e dannosi nei solchi;
Io utilizzo due panni antistatici con struttura a nido d'ape ( oggetto 9) (si trovano per qualche spicciolo alla LIDL son di colore celeste), non lasciano residui o pelucchi (che altrimenti si accumuleranno fastidiosamente nella puntina nelle prime 1 o 2 volte che ascolterete il disco dopo il lavaggio, nessun danno ma situazione abbastanza noiosa) Potete trovar un esempio della struttura dei panni che utilizzo nella foto allegata.
Posizionando il primo panno su un piano rigido e liscio ci appoggio il disco sopra, e con l'altro   inizio l'asciugatura con movimenti circolari, insistendo nello strofinare diverse volte e con buona pressione in modo da lucidare perfettamente il disco facendo sparire OGNI residuo d'umidità. Giro e ripeto l'operazione nell'altro lato, giro di nuovo e ripeto, giro ancora e ripeto.
Infine come tocco finale una leggera passata di phon (asciugacapelli); leggera passata significa moooolta cautela, il gettito d'aria calda va spruzzato da almeno 20 cm, senza soffermarsi MAI su un punto fisso ma facendo roteare velocemente il phon per una ventina di secondi; questo aiuterà a far evaporare eventuale microumidità rimasta nei solchi ed eventualmente asciugare alla perfezione l'etichetta. (se in quest'ultima notate aloni o maccchie d'acqua che sembrano non volersi asciugare con il phon, NON INSISTETE, vedrete che spariranno da sè nel giro di mezz'ora lasciando il disco all'aria).
E' buona norma lasciare in ogni caso il disco all'aria per un po' prima di rimetterlo nella propria custodia.

8. EPILOGO: Adesso, messo il disco sul piatto i risultati saranno sicuramente molto apprezzabili, ovviamente se tutto il problema stava nello sporco e il disco non è graffiato o i rumori non son imputabili a piccoli residui di stampa come qualche volta accade.. questo credo sia chiaro :-) Sarà tuttavia normale udire ancora ai primi uno o due ascolti qualche disturbo (specialmente nei punti musicalmente poco carichi o nei silenzi tra una traccia e l'altra) dovuto a residui microscopici o comunque particelle rimaste che spariranno portati via dalla puntina dopo i primi passaggi e dopo i quali il disco tornerà come nuovo!!! E se lo tratterete e conserverete come si deve non avrà MAI più necessità di esser lavato!!!

                                                                                    ****************************
ps. appena ne avrò l'occasione inserirò un sample audio di un disco molto sporco ed un altro dello stesso disco dopo il mio lavaggio, giusto  per dare un'idea dell'ottimo risultato. :)

Sono graditissimi consigli, critiche, correzioni, pareri, smentite, aggiunte, esperienze personali e cosi via...    .up:

                                                                                                                                       Enjoy!!   :ciao:  :cuffie:

   




Δj Μα®τо Aίδα

anche se conoscevo già dagli anni 90 tali metodi, complimenti per la guida e il topic
*Primo account registrato su questo forum con altro nick djmarto: 22 Novembre 2006 -

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Zio_Μα®τо_Aίδα оN δίScоGs
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julius10

E' un'ottima guida per lavare i vinili. Io ne ho molti e cerco di tenerli sempre puliti. Di solito lo faccio con la spazzola antistatica oppure bagnando un panno in microfibra con un po' di acqua distillata. E sto sempre attento a pulire il disco seguendo i solchi, cioè in modo circolare. I liquidi speciali per la pulizia di dischi lo utilizzo raramente e solo se si tratta di un buon prodotto. Si rischia di far depositare le sostanze sul disco. Eppure dovrebbero immettere sul mercato dei prodotti specifici. Infatti il vinile non è una cosa del passato, leggevo un articolo in inglese che diceva che su Amazon l'acquisto del vinile e' aumentato negli ultimi cinque anni del 745%, quindi dovrebbero secondo me offrire maggiori prodotti per conservare meglio questo tipo di disco.

PBLMX

#3
Citazione di: Δj Μα®τо Aίδα il Agosto 06, 2014, 11:11:00 AM
anche se conoscevo già dagli anni 90 tali metodi, complimenti per la guida e il topic

Grazie per i complimenti..
Beh si ovviamente son operazioni conosciute da tempo non certo inventate da me, io ho solo descritto il modo e la sequenza di esecuzione per ottenere a mio avviso il risultato migliore.