Il fenomeno della sinestesia

Aperto da percy, Maggio 29, 2010, 13:59:43 PM

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percy

Il numero 1 è nero

il 2 è arancione

il 3 è giallo

il 4 è color bronzo

il 5 è rosso

il 6 è verdino

il 7 è violaceo

l'8 è blu

il 9 verde !

il 10...assolutamente bianco!

Uhm no,non sono impazzita..sono giusto un po' sinestetica  :D



Ma spieghiamo meglio il tutto.

(Mi scuso in anticipo per la lunghezza,ma è per introdurre un attimino l'argomento,per chi non ne avesse mai sentito parlare)

"Sinestesia (in ambito neurologico)  indica situazioni in cui una stimolazione uditiva, olfattiva, tattile o visiva è percepita come due eventi sensoriali distinti ma conviventi.

Nella sua forma più blanda è presente in molti individui, basti pensare alle situazioni in cui il contatto o la presenza di un odore o di un sapore evoca un'altra reazione sensoriale (la vista della frutta che è percepita anche come sapore), ed è spesso dovuta al fatto che i nostri sensi, pur essendo autonomi, non agiscono in maniera del tutto distaccata dagli altri.

Più indicativo di un'effettiva presenza di sinestesia il percepire uno stimolo (ad esempio il suono) con una reazione netta e propria di un altro senso (ad esempio la vista,associandone quindi un colore). Per "forma pura" si intende la sinestesia che si manifesta automaticamente come fenomeno percettivo e non cognitivo. Il fenomeno è volontario al punto che il sinesteta puro, vede i suoni e sente i colori.

Le persone che hanno esperienze sinestesiche nella "forma pura" sono un numero relativamente ridotto. Studi recenti hanno mostrato una certa variabilità:

   * 1 ogni 2000[1]
   * 1 ogni 200[2]

Queste esperienze sono quotidiane, ed iniziano sin dall'infanzia. Molti sinestesici si sorprendono scoprendo che questa esperienza non è provata da tutte le persone.

L'esperienza sinestetica è composta da due componenti:

  1. L'evento induttore (inducer).
  2. L'evento concorrente (concurrent).

Per esempio, può accadere che un sinestesico descriva il suono (inducer) del proprio bambino che piange come un colore giallo sgradevole (concurrent). La relazione tra un inducer e un concurrent è sistematica nel senso che a ciascun inducer corrisponde un concurrent."




Beh senza tirarla troppo per le lunghe,una persona sinestetica non è che associ in maniera casuale o al contrario "ragionata sul momento" un colore a un numero o ad esempio a un giorno della settimana ma visualizza il colore in modo intuitivo in base alla sensazione che il suono di una certa parola gli da'.
Nel 1987 ricercatori hanno fornito la prova che le esperienze dei sinestetici sono costanti nel tempo. Hanno chiesto a un soggetto di descrivere il colore che veniva innescato per ciascuna di 100 parole. L'anno dopo, ripetendo la prova senza averlo preventivamente avvertito, hanno riscontrato che le associazioni fra le parole ed i colori restavano le stesse dell'anno prima, mentre un individuo non sinestetico già dopo due settimane dimentica completamente delle associazioni colore-parola apprese sperimentalmente..  ,proprio perchè si tratta di sensazioni statiche legate a quella precisa parola e provocate da nessun'altro fattore.
Può accadere,nello stesso modo che una certa parola evochi  al'interno della mente un certo tipo di gusto,ad esempio che la parola "lampada" sappia di "cioccolata".

O che un certo tipo di suono ( per stare in tema di forum,un certo giro di synth) evochi un colore.

Per i sinestetici che ad esempio si trovino a confrontare con altri individui sinestetici i "propri colori" legati a numeri o giorni della settimana non c'è chiaramente sempre corrispondenza di colori anche se tuttavia si è visto,nel corso dei test, che c'è una qual certa associazione ricorsiva; ad esempio il numero 5,così come il venerdì sono sovente visualizzati di colore "rosso". In effetti su questo mi ci trovo perchè anche per me sono di colore rosso.

Per quello che posso dire di me, la mia sinesteticità riguarda piu che altro il campo visivo (quindi percepire certi colori nelle parole) e un po' anche il campo dei suoni,dunque "vederli" anch'essi di un certo colore. La questione del "gustare" le parole invece non la sento.

A quanto pare tutti da piccoli siamo sinestetici ma poi crescendo il cervello si "autocorregge".
Sono rimasta colpita da questa cosa perchè,sebbene mi sia resa conto nel corso degli anni che non tutti percepiscono i colori nelle parole o nei suoni ,credevo che fosse legato a una questione di..chessò fervida fantasia ma non immaginavo che questo fenomeno fosse da ricondursi a un "errore"- chiamiamolo così - di natura neurologica e avesse proprio un nome "clinico", sinestesia per appunto (ero rimasta alla figura retorica io  :D )

Mi piacerebbe sapere se anche tra voi c'è qualche sinestetico.. è una questione molto interessante


:magic:

"Seconds turn to minutes
and the minutes turn to hours
and the hours turn to days and the world goes round
and round and round and round and...."

crono 80

#1
tutti siamo sinestetici più o meno e anzi la sinestesia (associare diverse sensazioni sperimentate da organi sensoriali differenti ) è la base per l'intelligenza così "creativa" del tutto umana. L'analogia (madre del significato e soprattutto del saper non solo percepire categorie astratte (sublimare le idee dalle percezioni fisiche) ,ma anche di usarle (ad esempio immaginare non solo l'idea di pesce e l'idea di donna, separate, ma il saper immaginare il loro "uso", producendo una combinazione - ancorchè impossibile fattualmente - come l'idea di "sirena") si basa spesso sulla sinestesia.

Ora però i sienstetici puri (e alcuni esperimenti possono elegantemente rivelarli) sono moooolto rari!
Loro infatti, in via del tutto automatica, inconscia, senza necessità di fare intervenire consapevolmente l'attenzione  e l'immaginazione, ogni qual volta percepiscono un dato stimolo afferente un senso (es. il suono di una nota), allora percepiscono anche un altro stimolo afferente ad un altro senso (es. la visione di un colore). Queste relazioni trasversali ai sensi (suoni/colori xes.) avvengono sempre e sempre allo stesso modo.
Un sinestetico di questo genere saprebbe ad esempio suonare con minori difficoltà uno strumento musicale, leggendo i colori in luogo delle note nello spartito.


esperimento:
una tabella contiene tanti simboli identici e appaiati rappresentanti tanti 5 e, nascosti tra questo groviglio, qualche 2 (cioè un simbolo simmetrico al 5).
Una persona normale vede con difficoltà i 2 e deve cercarli con scrupolo.
Un sinestetico PURO invece, senza nemmeno RENDERSENE CONTO, vede sia i simboli (i 2 e i 5) scritti come numero ma AUTOMATICAMENTE li vede anche come COLORE e quindi identifica nel groviglio di 5 (rossi x es.) IMMEDIATAMENTE i pochi sparuti 2 (gialli xes.), in via del tutto naturale.
E' difficile immaginare come si sente un sinestetico puro... anche se tutti, chi + chi - , sono sinestetici nel loro piccolo



ps:
i sinestetici puri percepisono le analogie tra sensazioni in termini di qualia (sente rosso,,,o vede un do! X D)
i sinestetici normali (tutti i comuni mortali) invece più che sentire queste analogie le costruiscono in via astratta, cognitiva (e non di qualia).

spiegazione biologica in pillole: errore in un gene che provoca una sovrapposizione di aree del cervello altrimenti contigue e che porta alla sinestesia pure.
when LHCb sees
where the antimatter's gone
ALICE looks at collisions
of lead ions.
CMS and ATLAS are two of a kind
they're lookin' for whatever
new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
and the things that it discovers
will rock you in the head!