la decadenza del 1997 1998

Aperto da FabyM4DJ, Maggio 09, 2007, 18:00:14 PM

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Emperor Absolutus

Citazione di: primus_auctor_generis il Maggio 30, 2010, 17:14:24 PM
ciao ragazzi io mi sto scervellando per trovare una canzone che ho risentito casualmente in un video su youtube e sn circa 10 anni che nn l  aiutatemi per piacere,la canzone parte a 2 min 2 27 secondi e dura pochissimo,mettete su youtube Car Crash, Traffic Accident @ Rijeka
grazie


Ciao! Sezione sbagliata... ripeti il topic nella sezione "Identificazione" se non l'hai già fatto!
-- :: THE ITALIAN SUPEREURODANCER :: --

Stefano C.

Questo topic mi coinvolge particolarmente in quanto il periodo 97-98 è stato quello della mia maggiore frequentazione delle discoteche.
Credo che sia assurdo tirare in ballo complotti per giustificare il cambiamento repentino di questo biennio: secondo me semplicemente per un genere "di massa" come la Dance i gusti della gente cambiano e chi produce i dischi si adegua.
Io dico come la vedo, non mi ritengo esperto in quanto non ho mai comprato un cd di Alba, nè ascoltavo la Deejay Parade, nè conosco Deejay olandesi di techno-hardcore-dark progressive, però ho ballato, e molto, su quei ritmi, e continuo a farlo ora grazie ai mitici Vintage 90! Detto questo, l'idea base della Eurodance, coi 15 secondi canonici di intro cantata/parlata, il rapper e la vocalist, che spopola dal '93 al '95, perde il suo fascino per una pure questione di ripetitività ossessiva: ormai già nel '94 chiunque propone questo genere e alla lunga stanca. Io credo invece che gli anni "neri", sebbene importanti in quanto ricchi di grande fermento e "preparativi" del periodo d'oro, siano per la Dance gli anni dall'89 al '91, in cui ci si stanca del sound elettronico degli '80, dei vari Den Harrow e Nick Kamen, e si decide di cambiare tutto. Con tutto il rispetto per chi sta lavorando "dietro le quinte" per ridare vita alla Dance, in pista c'è praticamente solo robaccia house, imballabile e priva di mordente. A parte "Thinking about you" e "I can't stand it", il resto non mi pare degno di entrare in alcuna compilation, almeno per i miei gusti. La stessa "Gipsy woman" è secondo me orribile. Grazie agli Snap, la Dance resuscita e riacquista invece personalità: i bpm crescono e finalmente si può ballare, ci si può scatenare e rientrare a casa con la camicia fradicia! Per il biennio successivo, '93-'95, qualunque cosa ha successo perchè si cavalca la fresca onda della novità, i quindicenni come me percepiscono il cambiamento tecnologico, di costume e musicale, dopo la calma piatta dei primissimi anni '90, periodi ancora ebbri, se non forse ormai esausti, del fervore frenetico degli '80. Io scopro la Dance proprio grazie agli Snap e ad Haddaway, ma sono "purtroppo" molto snob e preferisco di gran lunga l'ascolto individuale dei dischi dei Led Zeppelin di mia sorella disdegnando quel "Unz unz" da "massa", tuttavia nelle occasioni di vita sociale rimango esterrefatto dai bassi di Cappella, di "Barraca Destroy" e "Please don't go" che fan vibrare i vetri, infine mi innamoro della intro di "It's a rainy day", quell'organo alla Bach (!) così tamarro ma così affascinante... Detesto "Saturday night" di Whigfield, adoro la sognante "Missing" e mi scateno con "Dancing with an angel", tuttavia resto sempre musicalmente un po' snob, forse anche per fare colpo (inutilmente) su qualche ragazzina... che idiota... Il '96 è l'anno spartiacque, da un lato la techno e il progressive, dall'altro il commerciale che ormai ha già raggiunto il suo apice nel '95: alcune produzioni di quell'anno sono eccellenti, due su tutti i miei conterranei emergenti Picotto e Gigi D'Agostino. Tuttora ho "Bakerloo Symphony" come suoneria del telefonino! Se Robert Miles tenta di cavalcare ancora l'onda commerciale, in qualità viene battuto nettamente da A. Remark con "Nephertity" e da R. Brant con "Moon's Waterfalls", vere chicche secondo me, anche se poco "da pista" e un po' snobbate dai deejay. Purtroppo anche Jamiroquai (bleah...) entra nella scaletta dei deejay e secondo me è il segnale che qualcosa non va. Il successo di brani come "From disco to disco" (per me assolutamente inascoltabile) testimonia che si sperimentano altre direzioni, e pure con successo. Nel '97 le difficoltà stilistiche del commerciale vengono evidenziate dall'ascesa di gruppi come i Vengaboys, canzonette da asilo senza cassa, e dal ricorrere alle prime cover remixate, tipo Molella con "With this ring let me go" e Bus Stop con "Kung fu fighting", peraltro molto ben fatte ma segnale che la fantasia sta scarseggiando. Forse il genere semplicemente sta cambiando, resta il fatto che i vari Chase, Ultranatè, Gala, Regina, sfornano successi che secondo me sono all'altezza del biennio '93-'95. Ma è l'ascesa di Sash, Gigi D'Ag, Storm e Daft Punk a far da apripista ad un nuovo concetto di Dance, che troverà l'apice nel '99. E' quindi vero che il '98 fu un anno di transizione, ma vi assicuro che adoravo la voce di "Stay" di Sash, la truzzaggine di Scooter con "How much is the fish" e di Gigi D'Ag con "Cuba libre" e "Bla bla", ballavo per ore e saltavo come un pazzo quando c'era "Surrender" dei Soundlovers, autoradio a manetta e braccio fuori con "Elisir" e "Misterious times"... Nel '99 il genere Dance cambia, assume quasi una "raffinatezza" di stile mai vista prima, con gli Eiffel 65, Modjo, Cher, B. More e Prezioso, poi con i "fenomeni pop" come Ricky Martin e Britney Spears, tuttavia mi scatenavo molto di più al suono del truzzissimo organo di "It's a rainy day"... E' il periodo del Privilege, ex Ultimo Impero, si balla ancora al ritmo di questo fantastico decennio, gli ultimi colpi prima del totale crollo successivo al 2001, che mette fine alla vera Dance per come la intendo io. Concludo dicendo che secondo me il biennio '97-'98, quello che forse ricordo meglio in quanto maggiormente vissuto in pista, sarà stato un po' di empasse per i puristi della Dance, ma mi ha regalato grandi emozioni, e se lo ritengo uno dei periodi più belli della mia vita, è anche grazie alla colonna sonora che ballavo, ancora spensierato...

never back down

Citazione di: Stefano C. il Settembre 23, 2011, 10:07:29 AM
Questo topic mi coinvolge particolarmente in quanto il periodo 97-98 è stato quello della mia maggiore frequentazione delle discoteche.
Credo che sia assurdo tirare in ballo complotti per giustificare il cambiamento repentino di questo biennio: secondo me semplicemente per un genere "di massa" come la Dance i gusti della gente cambiano e chi produce i dischi si adegua.
Io dico come la vedo, non mi ritengo esperto in quanto non ho mai comprato un cd di Alba, nè ascoltavo la Deejay Parade, nè conosco Deejay olandesi di techno-hardcore-dark progressive, però ho ballato, e molto, su quei ritmi, e continuo a farlo ora grazie ai mitici Vintage 90! Detto questo, l'idea base della Eurodance, coi 15 secondi canonici di intro cantata/parlata, il rapper e la vocalist, che spopola dal '93 al '95, perde il suo fascino per una pure questione di ripetitività ossessiva: ormai già nel '94 chiunque propone questo genere e alla lunga stanca. Io credo invece che gli anni "neri", sebbene importanti in quanto ricchi di grande fermento e "preparativi" del periodo d'oro, siano per la Dance gli anni dall'89 al '91, in cui ci si stanca del sound elettronico degli '80, dei vari Den Harrow e Nick Kamen, e si decide di cambiare tutto. Con tutto il rispetto per chi sta lavorando "dietro le quinte" per ridare vita alla Dance, in pista c'è praticamente solo robaccia house, imballabile e priva di mordente. A parte "Thinking about you" e "I can't stand it", il resto non mi pare degno di entrare in alcuna compilation, almeno per i miei gusti. La stessa "Gipsy woman" è secondo me orribile. Grazie agli Snap, la Dance resuscita e riacquista invece personalità: i bpm crescono e finalmente si può ballare, ci si può scatenare e rientrare a casa con la camicia fradicia! Per il biennio successivo, '93-'95, qualunque cosa ha successo perchè si cavalca la fresca onda della novità, i quindicenni come me percepiscono il cambiamento tecnologico, di costume e musicale, dopo la calma piatta dei primissimi anni '90, periodi ancora ebbri, se non forse ormai esausti, del fervore frenetico degli '80. Io scopro la Dance proprio grazie agli Snap e ad Haddaway, ma sono "purtroppo" molto snob e preferisco di gran lunga l'ascolto individuale dei dischi dei Led Zeppelin di mia sorella disdegnando quel "Unz unz" da "massa", tuttavia nelle occasioni di vita sociale rimango esterrefatto dai bassi di Cappella, di "Barraca Destroy" e "Please don't go" che fan vibrare i vetri, infine mi innamoro della intro di "It's a rainy day", quell'organo alla Bach (!) così tamarro ma così affascinante... Detesto "Saturday night" di Whigfield, adoro la sognante "Missing" e mi scateno con "Dancing with an angel", tuttavia resto sempre musicalmente un po' snob, forse anche per fare colpo (inutilmente) su qualche ragazzina... che idiota... Il '96 è l'anno spartiacque, da un lato la techno e il progressive, dall'altro il commerciale che ormai ha già raggiunto il suo apice nel '95: alcune produzioni di quell'anno sono eccellenti, due su tutti i miei conterranei emergenti Picotto e Gigi D'Agostino. Tuttora ho "Bakerloo Symphony" come suoneria del telefonino! Se Robert Miles tenta di cavalcare ancora l'onda commerciale, in qualità viene battuto nettamente da A. Remark con "Nephertity" e da R. Brant con "Moon's Waterfalls", vere chicche secondo me, anche se poco "da pista" e un po' snobbate dai deejay. Purtroppo anche Jamiroquai (bleah...) entra nella scaletta dei deejay e secondo me è il segnale che qualcosa non va. Il successo di brani come "From disco to disco" (per me assolutamente inascoltabile) testimonia che si sperimentano altre direzioni, e pure con successo. Nel '97 le difficoltà stilistiche del commerciale vengono evidenziate dall'ascesa di gruppi come i Vengaboys, canzonette da asilo senza cassa, e dal ricorrere alle prime cover remixate, tipo Molella con "With this ring let me go" e Bus Stop con "Kung fu fighting", peraltro molto ben fatte ma segnale che la fantasia sta scarseggiando. Forse il genere semplicemente sta cambiando, resta il fatto che i vari Chase, Ultranatè, Gala, Regina, sfornano successi che secondo me sono all'altezza del biennio '93-'95. Ma è l'ascesa di Sash, Gigi D'Ag, Storm e Daft Punk a far da apripista ad un nuovo concetto di Dance, che troverà l'apice nel '99. E' quindi vero che il '98 fu un anno di transizione, ma vi assicuro che adoravo la voce di "Stay" di Sash, la truzzaggine di Scooter con "How much is the fish" e di Gigi D'Ag con "Cuba libre" e "Bla bla", ballavo per ore e saltavo come un pazzo quando c'era "Surrender" dei Soundlovers, autoradio a manetta e braccio fuori con "Elisir" e "Misterious times"... Nel '99 il genere Dance cambia, assume quasi una "raffinatezza" di stile mai vista prima, con gli Eiffel 65, Modjo, Cher, B. More e Prezioso, poi con i "fenomeni pop" come Ricky Martin e Britney Spears, tuttavia mi scatenavo molto di più al suono del truzzissimo organo di "It's a rainy day"... E' il periodo del Privilege, ex Ultimo Impero, si balla ancora al ritmo di questo fantastico decennio, gli ultimi colpi prima del totale crollo successivo al 2001, che mette fine alla vera Dance per come la intendo io. Concludo dicendo che secondo me il biennio '97-'98, quello che forse ricordo meglio in quanto maggiormente vissuto in pista, sarà stato un po' di empasse per i puristi della Dance, ma mi ha regalato grandi emozioni, e se lo ritengo uno dei periodi più belli della mia vita, è anche grazie alla colonna sonora che ballavo, ancora spensierato...


guarda,checche' se ne dica il '97 e il '98 sono stati 2 anni bellissimi per la dance,
il vero anno dello choc visto il cambiamento che ci fu' per me rimarra' sempre il '96,
l'eurodance e' finita li' ma poi appunto dal '97 sono nati nuovi generi sicuramente meno trascinanti per il ritmo,
ma molto molto belli,prendiamo per esempio chase,blackwood.. da cui poi molti progetti hanno copiato il sound,
uno stile molto raffinato che ho sempre adorato!
Oggi come allora,90 forever!
Alessandro

PBLMX

Citazione di: never back down il Ottobre 03, 2011, 15:57:21 PM
guarda,checche' se ne dica il '97 e il '98 sono stati 2 anni bellissimi per la dance,



Verissimo! specialmente il '98 è uno degli anni della seconda metà che preferisco in assoluto per i dischi stupendi che ha sfornato!

DjMonak

Citazione di: P4BLOMiX il Ottobre 03, 2011, 16:06:44 PM
Verissimo! specialmente il '98 è uno degli anni della seconda metà che preferisco in assoluto per i dischi stupendi che ha sfornato!
Quoto Pablomix che quota Never Back Down (che a sua volta avrà probabilmente quotato qualcun altro, ma il topic è ormai troppo lungo  ;D).

Dισиιsισ

Citazione di: P4BLOMiX il Ottobre 03, 2011, 16:06:44 PM
Verissimo! specialmente il '98 è uno degli anni della seconda metà che preferisco in assoluto per i dischi stupendi che ha sfornato!

Quoto decisamente!  :)