I TERREMOTATI D'ABRUZZO - Testimonianze alternative

Aperto da DjMonak, Giugno 18, 2009, 17:45:49 PM

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DjMonak

Svolgendo il mio lavoro, io parlo con persone di ogni parte d'Italia. Il terremoto dell'Abruzzo ha colpito anche l'azienda per la quale lavoro, dato che due nostre agenzie sono crollate ed una è ancora in piedi, ma inagibile.
Le agenzie sono state ricreate in due tende della protezione civile e ogni tanto mi capita di dare assistenza tecnica alle persone che lavorano lì.
Colpisce come la realtà cerchi faticosamente di andare avanti, dopo quello che è successo.
"Lei non può capire, è una situazione che se non si vive, non si può capire."
E mi colpisce anche la loro ironia, nonostante tutto:
"Beh, signora... l'ADSL che vi hanno dato non è affatto lenta..."
"Vede che almeno in qualcosa siamo stati fortunati? Non abbiamo più niente, ma il programma delle polizze funziona!"
E così, parlando per lavoro con queste persone, sono entrato direttamente in contatto con questa gente.

Ieri c'è stata una manifestazione a Roma da parte di queste persone per ricordare al governo la loro attuale condizione. Riporto due articoli tratti dalla stampa "alternativa": il primo è il resoconto di un giornalista indipendente, di una testata on-line, che era presente ieri. Il secondo pezzo, invece, è una lettera scritta da Andrea Gattinoni, un attore che si trovava a L'Aquila per presentare un film. Il contenuto è quantomeno inquietante.
A voi i commenti.


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Piazza Montecitorio transennata e con le forze dell'ordine schierate dev'essere, verosimilmente un'immagine all'ordine del giorno: chissà quante volte capita che ci sia qualcuno che abbia un valido o meno valido motivo per protestare.

Oggi il motivo è di quelli validi  Gli aquilani devono far sentire la loro voce per un decreto che approverà quel progetto C.A.S.E. che non li soddisfa, che sembra una presa in giro, uno schiaffo a persone cui, da tre mesi a questa parte sono state fatte molte promesse già non mantenute.

Quel progetto che prevede un numero di lotti non sufficiente a ospitare gli sfollati, finanziamenti giudicati da più parti inadeguati e che non prevede, per esempio, aiuti per la ricostruzione delle seconde case dei non residenti: un duro colpo per l'economia di paesi che vivono anche di turismo, come dovrebbe capire chiunque abbia un minimo di propensione per un'analisi approfondita di quel che gli capita attorno.

I grandi organi di informazione snobbano la protesta: mentre siamo lì, sotto il sole di Montecitorio, arriva la notizia che il Tg1, per esempio, ha preferito parlare di Formigoni in visita a L'Aquila per la ricostruzione della Casa dello Studente. Della protesta dei 1000 a Montecitorio, oggi, gli spettatori del Tg1 non hanno saputo niente. E' importante che la gente da fuori pensi che a L'Aquila vada tutto bene.

Forti, gentili e...
Forti, gentili e...
Chiudi
Siete solo bravi alla tivvù, tuona uno degli slogan dei manifestanti. Ci sembra che sia vero. Perché a L'Aquila e dintorni, non va per nulla tutto bene.

La manifestazione dei 1000 è trasversale: ci sono poveri e ricchi, elettori di destra e di sinistra e persone, tante, che non hanno votato - non dimentichiamoci che uno dei dati più eclatanti  e ignorati della recente tornata elettorale è l'astensione di massa a L'Aquila -, non è una protesta partitica o politicizzata. Ma anche questo è fare politica, nel senso più puro del termine.

Quando qualcuno prova a agitare le acque fra i manifestanti, intervengono responsabili dei comitati a fermare quel qualcuno, perché oggi non deve succedere niente di strumentalizzabile.

La manifestazione la vivo da dentro, con le persone comuni. Giro con la mia telecamera in cerca di persone da intervistare, insieme a Marta. Non ci mettiamo molto, a dire il vero:  gli aquilani sono diffidenti all'inizio - sono stati resi diffidenti da questi tre mesi di chiacchiere e invasioni mediatiche nel più profondo di una privacy già violata dalla convivenza coatta nelle tende -. Hanno la diffidenza negli occhi, ma anche una grande forza e dignita. E quando capiscono che si possono fidare, che non apparteniamo a qualche lobby mediatica e che stiamo lavorando senza padrone, per noi stessi e per loro, per raccontare il loro punto di vista, si lasciano andare, vogliono che la loro voce venga ascoltata e soprattutto vogliono che qualcuno possa testimoniare la verità che hanno da raccontare.

E da raccontare ne hanno; sanno perché protestano, e non dicono mai un no fine a se stesso; non troverete, fra loro, professionisti della manifestazione e della protesta.
Troverete persone che sanno quello che vogliono, giovani che hanno fatto proposte concrete e costruttive sul territorio, persone che si battono contro un piano regolatore redatto in due giorni e contro un progetto folle che prevede di mantenere attive le tendopoli fino al 15 di dicembre (ma sarà un termine realistico? mi chiedo io), persone che non capiscono perché non sia stata adottata la soluzione delle casette di legno. Evidentemente, chi ha pensato e messo in atto questo piano, non ha mai verificato le condizioni climatiche de L'Aquila.

Qualcuno sta già provando a raccontarvi che i comitati che chiedono il 100% della ricostruzione sono strumentalizzati politicamente. Bene. Chi ve lo racconta, mente.

Non mentono, invece, i terremotati - che non vogliono essere chiamati così. Sono aquilani, persone. Raccontano realtà che difficilmente si possono immaginare, se non le si vive.

La vita nei campi è descritta, da chi ce la racconta, in termini poco lusinghieri. Ne avrete sentito parlare, ma è bene ricordare tutto. Carenza di servizi, orario del silenzio la sera - chiamiamolo coprifuoco, via - controlli militari all'ingresso, interrogatori e perquisizioni per l'accesso ai campi, necessità di farsi riconoscere sempre e comunque, divieto di volantinaggio, dispersione di eventuali assembramenti, regole non scritte che cambiano di volta in volta e che piovono dall'alto; il tutto con il risultato di rendere impossibile un normale svolgimento di vita sociale, che già normale non sarebbe. Beninteso: gli aquilani non si lamentano delle misure di sicurezza, si rendono conto che siano necessarie. Ma non in questo modo, non queste.

Le verifiche di agibilità degli appartamenti non distrutti dal terremoto dovrebbero essere pubblicate sul sito della protezione civile, ma il sito è aggiornato con grandi ritardi.

La comunicazione all'interno dei campi è difficilissima, se non impossibile. Ecco perché la manifestazione di oggi, che con il solo tam tam ha portato a Roma un migliaio di persone, è encomiabile.

Le restrizioni e i divieti aumenteranno nel corso dei giorni del G8, per il quale viene potenziato l'aeroporto e sistemata una strada. Il tutto, mentre i lavori di ricostruzione languono, mentre i soldi non arrivano, mentre mense e alberghi e ristoranti spesso non hanno ancora ricevuto alcun indennizzo economico.

Ecco, c'è anche chi sta negli alberghi, e non sta meglio: lì, paradossalmente, la comunicazione è ancora più complessa, è come se ci fossero tante piccole isole. Gli alberghi poi, dovranno essere liberati, presto o tardi. A volte una struttura manda via qualcuno che deve occupare una stanza da un'altra parte; ci racconta una signora, con una dignità straordinaria, che ci si sente umiliati, guardati in maniera strana, magari i bambini fanno troppo rumore nella hall e allora uno se ne torna in stanza, oppure prova a portarli fuori all'aria aperta. In un altro albergo, gli ospiti - giacché questo sono, i terremotati: ospiti - hanno un braccialetto di riconoscimento. Come al Club Med. Mancano solo le palline per avere le consumazioni che poi paghi con la carta di credito a fine soggiorno. Solo che lì non ci sono gli animatori che ti sorridono a ogni svolta d'angolo.

E poi, c'è il colore della manifestazione: gli elmetti gialli, di quelli per proteggersi la testa, con i nomi di ognuno scritti a pennarello, o gli slogan più vari e fantasiosi (Non terremotati ma aquilani, Terremotato lo dici a tua sorella, Campo Noemi, Terremotosto e via dicendo), le due tende che vengono montate e issate e che fanno un bell'effetto, a vederle lì davanti all'obelisco e alle due bandiere dell'Italia e dell'Europa che sventolano indifferenti, gli sguardi, i primi piani, gli slogan, ancora gli sguardi, qualche politico o portaborse che esce da Montecitorio, i poliziotti schierati, gli striscioni, i cartelloni.

Marta chiede a una ragazza che indossa la maglietta I love AQ se vuole essere intervistata; lei dice di no ma ci indica un altro ragazzo, solo che è già stato preso d'assalto dalle testate "vere", dai grandi media. Che taglieranno e monteranno l'intervento chissà come, penso io.

La ragazza che non vuole essere intervistata ha un bel viso. La inquadro e registro: uno dei modi per raccontare un momento di empatia collettiva è usare i primi piani, e io amo i primi piani delle persone. E' proprio bella, e a un certo punto, mentre sale alto qualche slogan, chissà a cosa pensa, abbassa gli angoli delle labbra, le si inumidiscono gli occhi, sta per piangere ed è ancora più bella, si accorge che la sto filmando, si volta per darmi le spalle. E' uno di quei momenti in cui anche tu che stai lì dietro la telecamera senti che sta salendo quel male dentro che ti bagna gli occhi.

E distogli anche tu lo sguardo, la telecamera perché tu, per primo, devi darti un contegno, visto che sei lì per raccontare, devi darti un contegno, una dignità. Come quella degli aquilani, ammesso che sia possibile.

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Lettera a mia moglie scritta ieri notte (11 maggio 2009)

Ho visto l 'Aquila. Un silenzio spettrale, una pace irreale, le case distrutte, il gelo fra le rovine. Cani randagi abbandonati al loro destino. Un militare a fare da guardia a ciascuno degli accessi alla zona rossa, quella off limits.
Camionette, ruspe, case sventrate. Tendopoli. Ho mangiato nell'unico posto aperto, dove va tutta la gente, dai militari alla protezione civile. Bellissimo. Ho mangiato gli arrosticini e la mozzarella e i pomodori e gli affettati.
Siamo andati mentre in una tenda duecento persone stavano guardando "Si Può Fare". Eravamo io, Pietro, Michele, Natasha, Cecilia, Anna Maria, Franco e la sua donna. Poi siamo tornati quando il film stava per finire. La gente piangeva. Avevo il microfono e mi hanno chiesto come si fa a non impazzire, cosa ho imparato da Robby e dalla follia di Robby, se non avevo paura di diventare pazzo quando recitavo.
Ho parlato con i ragazzi, tutti trentenni da fitta al cuore. Chi ha perso la fidanzata, chi i genitori, chi il vicino di casa. Francesca, stanno malissimo. Sono riusciti ad ottenere solo ieri che quelli della protezione civile non potessero piombargli nelle tende all'improvviso, anche nel cuore della notte, per CONTROLLARE. Gli anziani stanno impazzendo.

Hanno vietato internet nelle tendopoli perché dicono che non gli serve. Gli hanno vietato persino di distribuire volantini nei campi, con la scusa che nel testo di quello che avevano scritto c'era la parola "cazzeggio". A venti chilometri dall'Aquila il tom tom è oscurato. La città è completamente militarizzata. Sono schiacciati da tutto, nelle tendopoli ogni giorno dilagano episodi di follia e di violenza inauditi, ieri hanno accoltellato uno. Nel frattempo tutte le zone e i boschi sopra la città sono sempre più gremiti di militari, che controllano ogni albero e ogni roccia in previsione del G8. Ti rendi conto di cosa succederà a questa gente quando quei pezzi di ***** arriveranno coi loro elicotteri e le loro auto blindate? Là ?! Per entrare in ciascuna delle tendopoli bisogna subire una serie di perquisizioni umilianti, un terzo grado sconcertante, manco fossero delinquenti, anche
solo per poter salutare un amico o un parente.
Non hanno niente, gli serve tutto. (Hanno) rifiutato ogni aiuto internazionale e loro hanno bisogno anche solo di tute, di scarpe da ginnastica. Per far fare la messa a Ratzinger, il governo ha speso duecentomila euro per trasportare una chiesa di legno da Cinecittà a L'Aquila.
Poi c'è il tempo che non passa mai, gli anziani che impazziscono. Le tendopoli sono imbottite di droga. I militari hanno fatto entrare qualunque cosa, eroina, ecstasy, cannabis, tutto. E' come se avessero voluto isolarli da tutto e da tutti, e preferiscano lasciarli a stordirsi di qualunque cosa, l'importante è che all'esterno non trapeli nulla. Berlusconi si è presentato, GIURO, con il banchetto della Presidenza del Consiglio. Il ragazzo che me l'ha raccontato mi ha detto che sembrava un venditore di pentole. Qua i media dicono che là va tutto benissimo. Quel ragazzo che mi ha raccontato le cose che ti ho detto, insieme ad altri ragazzi adulti, a qualche anziano, mi ha detto che "quello che il Governo sta facendo sulla loro pelle è un gigantesco banco di prova per vedere come si fa a tenere prigioniera l'intera popolazione di una città, senza che al di fuori possa trapelare niente". Mi ha anche spiegato che la lotta più grande per tutti là è proprio non impazzire. In tutto questo ci sono i lutti, le case che non ci sono più, il lavoro che non c 'è più, tutto perduto.

Prima di mangiare in quel posto abbiamo fatto a piedi più di tre chilometri in cerca di un ristorante, ma erano tutti già chiusi perchè i proprietari devono rientrare nelle tendopoli per la sera. C'era un silenzio terrificante, sembrava una città di zombie in un film di zombie. E poi quest'umanità all'improvviso di cuori palpitanti e di persone non dignitose, di più, che ti ringraziano piangendo per essere andato là. Ci voglio tornare. Con quella luna gigantesca che mi guardava nella notte in fondo alla strada quando siamo partiti e io pensavo a te e a quanto avrei voluto buttarmi al tuo collo per dirti che non ti lascerò mai, mai, mai.
Dentro al ristoro privato (una specie di rosticceria) in cui abbiamo mangiato, mentre ci preparavano la roba e ci facevano lo scontrino e fuori c'erano i tavoli nel vento della sera, un commesso dietro al bancone ha porto un arrosticino a Michele, dicendogli "Assaggi, assaggi". Michele gli ha detto di no, che li stavamo già comprando insieme alle altre cose, ma quello ha insistito finchè Michele non l'ha preso, e quello gli ha detto sorridendogli: "Non bisogna perdere le buone abitudini".
Domani scriverò cose su internet a proposito di questo, la gente deve sapere.
Anzi metto in rete questa mia lettera per te.

Andrea Gattinoni, 11 maggio notte

vale4ever82

tutto questo è incredibile..sconcertante..

questa è una realtà che penso nessuno d noi si sarebbe immaginato. e ne esce il fatto anche d cm la tv sia sempre e cmq un filtro e c facciano sempre e cmq vedere le cose in modo travisato. fatto stà che gli aquilani sn in pessime condizioni nn solo fisiche ma soprattutto psicologiche.... e ...e ..mi chiedo cm'è possibile tutto questo?!?!?

sn davvero senza parole..questo mi fa vergognare d far parte d questo paese...

crono 80

#2
ci sarebbero da dire molte cose ma che davanti ad una tragedia simile rischierebbero di apparire come fredda retorica e sarebbero fuori luogo:
è una situazione terribile che tocca un'intera comunità... morte, disperazione, vite spezzate... nel loro quotidiano, strappate alla loro esistenza per essere gettate in una nuova realtà di sconforto e di dispiacere.


l'unica cosa che va detta e che va commentata e poi criticata a gran voce è appunto questo paradosso tutto italiano che vede il potere in torbida commistione con l'informazione. Con questi presupposti davvero non è possibile un dialogo sereno: è una cosa spaventosa: anche questo è una sorta di terremoto (anche se purtroppo silente alle orecchie del ns popolo assonato che si trastulla nei propri "sogni dogmatici") che spezza i delicati pesi e contrappesi della democrazia e che subdolo si affianca a quello ben più contingente e sempre terribile avvenuto in Abruzzo.



when LHCb sees
where the antimatter's gone
ALICE looks at collisions
of lead ions.
CMS and ATLAS are two of a kind
they're lookin' for whatever
new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
and the things that it discovers
will rock you in the head!

padi73

#3
In effetti la notizia della manifestazione a Roma è passata completamente in sordina.
Io di solito seguo il Tg5 e di sta manifestazione non ne hanno proprio parlato o al massimo l'avranno malapena accennata.
L'ho appresa dal Web non da questo forum ma da un altro in cui se ne parlava.
Copio e incollo il topic iniziale.

Citazione
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/sisma-aquila-11/proteste-parlamento/proteste-parlamento.html
Blackout del Tg1.
Ma evidentemente i motivi della protesta non erano abbastanza importanti per il Tg1 che ha mostrato un servizio sulla ricostruzione della casa dello studente per opera della regione Lombardia del governatore Roberto Formigoni. Per il Pd ha protestato Lanfranco Tenaglia: "Nel giorno in cui si sta svolgendo la marcia degli sfollati delle tendopoli dell'Aquila, conclusa con un sit-in a Montecitorio - ha detto - il Tg1 sceglie di parlare del terremoto in Abruzzo con un servizio sulla ricostruzione della Casa dello studente, certamente una buona notizia ma riferita con stile celebrativo, e con tanto di intervista, al presidente della regione Lombardia Formigoni. Gli avvenimenti in corso a Roma sono stati invece del tutto ignorati".


http://www.inviatospeciale.com/2009/06/terremoto-la-cura-non-e-miracolosa/
La manifestazione, prontamente censurata dal Tg1 delle 13,30, ha coinvolto per molte ore semplici cittadini e non attivisti dell'opposizione. I partecipanti non avevano bandiere di partito, campanacci, coccarde rosse o fischietti da metalmeccanci. Solo slogan del tipo "cento per cento ricostruzione, partecipazione e trasparenza" o "forti e gentili, fessi no" ed alcuni striscioni con le scritte: "Case, scuole, Università. Subito. Contro la speculazione ricostruzione dal basso", 'Una sola grande opera: ricostruire L'Aquila dal basso"..


http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=744150
La manifestazione fuori da Montecitorio. Chiesta più trasparenza nelle scelte del governo Alcuni hanno cercato di raggiungere il Quirinale ma sono stati bloccati su via del Corso A Roma la rabbia dei terremotati "Ci sentiamo umiliati e traditi" Tanti gli slogan: "Forti e gentili sì, fessi no!". Incontro con Fini: "Ci sentiamo umiliati e traditi" I sindaci: "Vogliamo fatti, non promesse" E il Tg1 li oscura. Domani Berlusconi all'Aquila (19:40 16/06/2009)

m@uro

E'agghiacciante la lettera... davvero... sono sconcertato.


Posso solo augurare a tutti i politici che si abbatta su di loro peggio di quello che stanno passando quelle popolazioni. Lo stesso trattamento a tutti quei giornalisti che per pararsi il culo e il posto sono disposti a compromessi di ogni tipo, a vendere informazioni non vere, a nascondere fatti rilevanti. Spero che prima o poi la smettano di nascondersi alla propria coscienza. Prima o poi i conti si fanno, e pagheranno. Maledetti.


padi73

#5
Ecco come è passata la notizia al Tg5:

http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tg5&data=2009/06/16&id=37126&from=aggregatore_programmi_tg5_2008

minuto 11:25
della manifestazione ne avranno parlato a esagerare per 10 secondi per poi passare a parlare della ricostruzione delle città distrutte e da quel che fanno vedere in questo servizio pare pure che i lavori procedono bene anzi procedono in tempi da record (si come no).

crono 80

la cosa che fa più male è che in queste circostanze uno poteva anche pensare a Berlusconi come al "male minore" come a uno che alla fine, seppur con i suoi scheletri nell'armadio, almeno in questo frangente avrebbe saputo fare e...fare efficientemente da buon capitano d'industria come si definisce...
d'altro canto ci ha messo la faccia e si sa per lui l'immagine è tutto... se non altro nel riempire di vanagloria il suo ego avrebbe almeno portato una soluzione concreta e tangibile a tutti i terremotati e sarei stato felice per loro: avremmo almeno visto le loro sofferenze alleviarsi!

... invece che gran delusione ... l'unica cosa che sa fare sono i provvedimenti per sè e per i suoi (oltre che varie leggi mirati a sfasciare gli equilibri della democrazia, della cultura e dell'informazione in Italia)...

questa è l'ennesima presa in giro, aggravata dal fatto losco e meschino che ormai l'informazione è veicolata dall'Esecutivo :bleah: io nn so piu cosa dire... sono in qualche modo vicino a chi soffre tanto, e spero per loro che le cose possano risolversi non dico a breve ma al più breve tempo possibile e... non mollate: fatevi comunque sentire!
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crono 80

ah, per nn apparire ingenuo preciso che il "riempire il suo ego" sta direttamente all'impennarsi degli attivi dei suoi patrimoni se qualcuno nn l'avesse capito: da noi l'immagine paga (e qui letteralmente) anche in politica e fa presa massima sul consenso del nostro popolo idiota.
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m@uro

A Cinisello Balsamo il premier se la prende con la manifestazione
dell'altro giorno che chiedeva modifiche al decreto sul sisma
Terremoto, Berlusconi attacca
"La protesta strumentalizzata"

Contestato da un gruppo di giovani: "Siete solo dei poveri comunisti"


CINISELLO BALSAMO (MILANO) - Silvio Berlusconi attacca la protesta dei terremotati d'Abruzzo. A Cinisello Balsamo, durante un comizio per i ballottaggi delle amministrative di domenica, il premier se l'è presa con chi ha organizzato la manifestazione dell'altro ieri davanti a Montecitorio per chiedere le modifiche al decreto sul sisma di aprile: "Hanno organizzato delle manifestazione sul nulla - ha detto il premier - , mandando gente che non aveva nulla da chiedere e hanno strumentalizzato le speranze, la paura e i morti. Vergogna!".

Il premier se l'è presa anche con un gruppo di giovani dei centri sociali che lo fischiavano da una via adiacente a piazza Gramsci dove stava parlando: "Abbiamo anche la contestazione: evviva!". Poi ha aggiunto: "Siete oggi come sempre dei poveri comunisti!".

(19 giugno 2009)
http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/cronaca/sisma-aquila-11/speculato-sui-morti/speculato-sui-morti.html




Io non ne posso davvero più di ste minchiate, abbiano pietà di lui.


Dj80

C'è poco da stupirsi, c'è gente che vive ancora in prefabbricati dai terremoti in Irpinia (1980) e Umbria (1997).
E' inutile addossare colpe ai governi; che siano di destra, sinistra o centro non cambia nulla, il problema è la natura umana incapace di non farsi condizionare dal potere. Purtroppo se ci fosse l'anarchia sarebbe ancora peggio quindi accontentiamoci del male minore.  ;)

Dmdj

CitazioneC'è poco da stupirsi, c'è gente che vive ancora in prefabbricati dai terremoti in Irpinia (1980) e Umbria (1997).
E' inutile addossare colpe ai governi; che siano di destra, sinistra o centro non cambia nulla, il problema è la natura umana incapace di non farsi condizionare dal potere. Purtroppo se ci fosse l'anarchia sarebbe ancora peggio quindi accontentiamoci del male minore.

qst concetto è a dir poko assurdo...mah vabbè....  :vergogna:
Come Back!

Dj80

#11
Citazione di: Dmdj il Giugno 20, 2009, 02:19:14 AM
qst concetto è a dir poko assurdo...mah vabbè....  :vergogna:

E' un concetto dettato dalla rabbia.  ;) Volevo solo dire che nel corso degli anni si sono susseguiti governi di destra e sinistra e nessuno ha pensato a quei poveri terremotati dell'Irpinia e dell'Umbria, ormai passati in secondo piano.
Cmq sono cosciente che il discorso è abbastanza complicato da poterlo generalizzare così, però io odio la politica in generale, quindi che i politici se ne andassero a fan...... tutti.  :D

crono 80

#12
beh se dopo 40 anni - ammessa e concessa la situazione arretrata dell'economia, la povertà, la morsa della mafia (anzi dello (sic) Stato-mafia che impedisce un vero sviluppo) - alcuni vivono ancora nei container è perchè in fondo se lo vogliono anche...

in Trentino - quando ci fu anche lì terremoto - senza troppi interventi di Stato, o con interventi andati a buon fine, la ricostruzione è avvenuta in men che non si dica e nessuno ha più di tanto incolpato gli altri (i soliti comodi altri, dal governo, a chi non fa la carità, alla Madonna a San Gennaro...) ma consci della situazione si sono dati da fare e hanno tirato su le case dopo poco...e non si dà il caso che vivano ancora nei bidoni di ferro dati dalla protezione civile decenni fa.


ps: poi rientriamo in topic plz... parliamo di QUESTA tragedia e di QUESTO scandalo politico e dell'informazione italiana. Almeno per rispetto al dolore ancora vivo di tanta gente offesa e vilmente illusa da un potere bugiardo.
when LHCb sees
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new particles they can find.
the LHC acceleerates the protons and the lead,
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Dmdj

Citazionein Trentino - quando ci fu anche lì terremoto - senza troppi interventi di Stato, o con interventi andati a buon fine, la ricostruzione è avvenuta in men che non si dica e nessuno ha più di tanto incolpato gli altri (i soliti comodi altri, dal governo, a chi non fa la carità, alla Madonna a San Gennaro...) ma consci della situazione si sono dati da fare e hanno tirato su le case dopo poco...e non si dà il caso che vivano ancora nei bidoni di ferro dati dalla protezione civile decenni fa.

testimonianza ke x il nord i soldi c sn e arrivano x il sud no....e nn li si voglion impiegare....e qui nn m dilungo altrimenti andrei off topic xkè è tt un altro discorso...
Come Back!

Dj80

Citazione di: crono 80 il Giugno 20, 2009, 10:20:09 AM
beh se dopo 40 anni - ammessa e concessa la situazione arretrata dell'economia, la povertà, la morsa della mafia (anzi dello (sic) Stato-mafia che impedisce un vero sviluppo) - alcuni vivono ancora nei container è perchè in fondo se lo vogliono anche...

Anche in Umbria?  :uhm: