Pornotax

Aperto da m@uro, Novembre 29, 2008, 15:29:01 PM

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m@uro

decreto anti-crisi del governo. Norma nata nel 2002: non era mai stata applicata
Libri, cinema, tv: torna la porno-tax
Addizionale del 25% per le opere con scene di sesso esplicito «non simulato»


ROMA — Una stangata decisamente hard. Torna la porno tax, prelievo fiscale aggiuntivo che colpisce l'industria dell'eros più spinto. È una delle misure introdotte dal piano anti-crisi del governo, articolo 31. Non lieve: chi produce e commercializza materiale pornografico dovrà pagare un'addizionale del 25% sui redditi che ne derivano. Nata nel 2002 per iniziativa dell'allora deputato forzista Vittorio Emanuele Falsitta, riproposta nel 2005 da Daniela Santanchè eppure finora mai applicata, la pornotassa stavolta riparte con vigore: colpirà già gli introiti del 2008, gli acconti dovuti al Fisco saranno del 120%. Riguarderà anche la trasmissione di programmi tv a luci rosse. Il decreto del Consiglio dei ministri riassume cosa si intende per porno: giornali e riviste specializzate, compresi dvd e materiale allegato e «ogni opera letteraria, teatrale e cinematografica, audiovisiva o multimediale, anche realizzata o riprodotta su supporto informatico o telematico in cui siano presenti immagini o scene contenenti atti sessuali espliciti e non simulati tra adulti consenzienti».

Dove gli amplessi fossero soltanto abilmente recitati, par di capire, l'opera sarebbe esentasse, ma non è chiaro. Un decreto del presidente del Consiglio, entro 60 giorni, illustrerà i dettagli. Spetterà al ministro per la Cultura Sandro Bondi individuare cosa è porno e cosa è soft (o pop-porno, dall'hit già di culto lanciata dalla Ventura). Gli operatori del settore sono pessimisti: il mercato sarebbe florido, l'Eurispes lo calcola intorno ai 900 milioni di euro, ma la maggior parte gira su circuiti illegali e dunque non tassabili. «Oh mamma mia, cos'è, un'altra proposta della Carfagna?», sbuffa Tinto Brass. «Un provvedimento devastante, disastroso, un messaggio di grande tristezza». Il regista, che ha in uscita il corto «Hotel Courbet» (dedicato al pittore de «L'origine del mondo») ci vede un'operazione non fiscale ma culturale: «Non vogliono che la gente si diverta, cosa c'è di più ottimista di un bel sedere, dico io? Ma no, ci mortificano, ci vogliono tristi, la carne è colpevole. Recuperano l'idea di Platone per cui nell'uomo c'è una parte nobile, dalla vita in su, e una ignobile, dalla vita in giù». Per Eva Henger «è una tassa ipocrita, il porno non si potrebbe nemmeno produrre ». Indignato Rocco Siffredi: «L'Italia si dimostra bigotta e moralista, non ci ricaveranno niente, l'unica cosa tassabile sarà l'oggettistica. Ormai i dvd non si vendono più, il sesso si trova su Internet, su You Porn possono entrarci anche i bambini, vergogna».

Giovanna Cavalli
29 novembre 2008

:doh: :r0x: :brind:


Erikinho

Piuttosto case chiuse come in austria con controlli e tasse ovviemente...

Poi ho conosciuto ragazze "Escort" che girano con Porsche Ferrari...visto che prendono all'anno dai 80.000€ ai 300.000€....

Pure una Moldava consumava nei marciapiedi...piano piano...il suo budget salì...e consumava poi in una Mercedes Sl 500 (mortacci sua....sporcarla eh), per poi aprire 4 ditte e dar lavoro alle donne...

E ce ne sono di storie che mi fanno dire....ma perchè io neanche 1000€ (causa spese di viaggio) e per cosa... :sticazzi:

:caffe: :fumo:

Unica risposta sensata finora:
:ita:

Hola
Erikinho
"W la gnocca "club
ne sine gnoccam, nec contra gnoccam viverem possum.

[*non discutere mai con un idiota: prima ti porta al suo livello, poi ti batte in esperienza.*]